sabato 18 ottobre 2014

Verde di Vergona

Quando la fantasia supera la realtà. Ecco cosa afferma un leader politico nazionale come Salvini:

"Chiudiamo il progetto Mare nostrum su cui alcune pseudo associazioni di volontariato stanno lucrando. E poi tassiamo la prostituzione e riapriamo le case chiuse".

Complimenti! Ci permetta Salvini una domanda:

Cosa pensa di fare la Lega con le migliaia di migranti che approderanno sulle coste italiane? Affondarli? Respingerli in mare aperto con le armi? Oppure (visto la seconda grande proposta) arruolare a forza i migranti nei nuovissimi bordelli padani?

Lei vuole sfruttare la prostituzione per fare soldi e poi si permette di criticare le associazioni che si occupano (secondo lei "lucrano") di fornire il necessario per sopravvivere ai profughi? Confermiamo che lei, e tutti quegli Amministratori illuminati che la seguono, siete proprio Verdi...ma dovreste essere verdi di Vergogna!






mercoledì 15 ottobre 2014

E' sempre questione di "palle"...

Riportiamo la parte finale della sentenza del Tribunale di Bergamo che dichiara illegittima l'azione intrapresa dalla Giunta Comunale di Bolgare in merito all'aumento a 500 euro per il rilascio di un semplice documento.

Per visualizzare l'intera sentenza basta cliccare sull'immagine sottostante.

Il Tribunale, [...], così provvede:

  • dichiara il carattere discriminatorio della condotta di parte resistente, consistente nell'aver assunto la delibera n. 6/2014, nella parte in cui dispone l’aumento dei diritti di segreteria per il rilascio della certificazione di idoneità alloggiativa da € 150 a € 500; 
  • ordina a parte resistente di cessare la condotta discriminatorio e revocare la delibera n. 6/2014;
  • condanna parte resistente a restituire la somma di € 350 a tutti gli stranieri che abbiano fatto richiesta del certificato di idoneità alloggiativa nel periodo di validità della delibera versando l’importo di € 500 richiesto dal Comune;
  • ordina a parte resistente di pubblicare a proprie spese la presente ordinanza nel sito del Comune, nonché, per estratto, sul quotidiano “l’Eco di Bergamo” con l’indicazione che l’intera ordinanza è consultabile sul sito internet del Comune;
  • condanna la resistente a rifondere ai ricorrenti le spese di lite che liquida in € 7254 oltre IVA e CP ove dovute per legge, oltre al rimborso forfettario di art. 2, comma 2, d.m. 10 marzo 2014, n. 55, con distrazione a favore dei due difensori di tali parti dichiaratisi antistatari;



Ci chiediamo:
Chi pagherà le spese legali? 
La risposta:
Noi cittadini

Per quale motivo dovremmo spendere soldi pubblici per pagare errori grossolani di Amministratori che hanno agito in modo discriminatorio nei confronti dei propri stessi cittadini?

Troppo facile fare la voce grossa in campagna elettorale e poi....usare i soldi pubblici per pagare i propri errori.
Cari Amministratori, visto che ci avete accusato di "non avere le Palle", siamo in attesa che dimostriate di averle voi. 
Pagate, con le vostre laute indennità, i 10.000 euro di danno che avete causato alle casse comunali.

domenica 12 ottobre 2014

Cara Lega...quanto ci Costi?

“I grandi risultati si ottengono solo con grandi sacrifici”

Non possiamo che condividere questo antico adagio e costatare che anche i risultati delle scorse elezioni amministrative di Bolgare lo hanno rispettato. 
Ricordiamo la netta vittoria della compagine Leghista che ha sfiorato il 70% dei consensi e ci chiediamo quale grande sforzo e impegno avranno messo in campo per un così lusinghiero risultato.

Finalmente oggi possiamo fare due conti e (forse) rispondere a questo quesito.


  • Partiamo dalla distribuzione del notiziario “Bolgare InForma” avvenuta in data 12 aprile 2014 e costata alla cittadinanza €2.392,00. Come più volte ricordato questa pubblicazione è stata fatta in violazione della circolare della Prefettura che vietava alle Amministrazioni pubbliche di distribuire materiale informativo (pagato con i soldi dei cittadini) oltre la data del 26 marzo 2014.

  • Passiamo all'impegno personale del Sindaco Serughetti, che a seguito della violenta rissa tra ragazzi di origine indiana avvenuta l’11 gennaio 2014, il 13 gennaio dichiarò a mezzo stampa: “si cambierà registro e la sicurezza dei cittadini sarà una priorità. Avvieremo un monitoraggio più sistematico sulla situazione degli alloggi e dell’ospitalità”. Infatti con Delibera n. 6 datata 15 gennaio la Giunta Comunale di Bolgare porta a € 500 il costo per la richiesta del documento di Idoneità Alloggiativa necessario ai cittadini stranieri. Nonostante i tanti consigli che diverse realtà di Bolgare si sentirono di fare (pubblicamente e personalmente) al Sindaco sulla inutilità di questa scelta e sulla chiara illegittimità di questa norma, Il Sindaco tirò dritto per la sua strada. Oggi con delibera n. 111 datata 18 settembre 2014 la Giunta Comunale annulla la propria delibera n. 6 a causa di una sentenza del Tribunale di Bergamo che la dichiara illegittima. Quindi sul fronte sicurezza non si è raggiunto nessun risultato (la situazione è identica a quella precedente alla rissa) e sul fronte dei costi i cittadini di Bolgare dovranno restituire €350 a ciascuno straniero che nel frattempo ha richiesto l’idoneità alloggiativa, pagare €7.254,00 di spese processuali e accollarsi i costi per la pubblicazione della sentenza sulla stampa locale.



Facendo due rapidi conti, la recente campagna elettorale della Lega ci è costata € 2.392,00 più €7.254,00 più i costi di pubblicazione non ancora definiti. Arriviamo a un totale che supera tranquillamente € 10.000.

È proprio vero…”grandi risultati si ottengono solo con grandi sacrifici…” peccato che i sacrifici sono a carico dei cittadini e i risultati se li intascano gli Amministratori!

mercoledì 1 ottobre 2014

La Lega ... ti Frega (2)

La scelta di imporre l'addizione IRPEF comunale, secondo quanto si legge nei commenti e da quanto affermato dagli amministratori, sarebbe stata dettata dalla volontà di non mettere ulteriormente in difficoltà quelle persone che hanno perso il lavoro.
La scelta chiaramente era tra la TASI (tassa sui servizi indivisibili) che si applica essenzialmente sulla casa e l'IRPEF che si applica sul reddito da lavoro.
Questa motivazione non ci convince per diverse ragioni.
La prima riguarda il fatto che l'IRPEF si applica anche a quei redditi derivanti dagli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità...). Quindi chi ha perso un lavoro si trova comunque tassato e se in famiglia non si è il solo ad aver perso il lavoro, la tassa è doppia!
La seconda riguarda il fatto che la TASI è una singola tassa applicata alla casa, mentre l'IRPEF si applica al reddito e quindi a tutti i componenti della famiglia. Questo determina una tassazione maggiore all'interno di una singola famiglia.
La terza è che l'IRPEF, essendo applicata sul reddito, andrà ad incidere particolarmente sui lavoratori dipendenti a reddito certo e fisso. Lavoratori che già hanno particolarmente risentito degli effetti della crisi sul potere d'acquisto del loro salario.




A nostro parere la scelta di applicare l'IRPEF e non la TASI deriva dal fatto che la prima è una tassa "nascosta" mentre la seconda è più evidente. L'IRPEF non si paga con nessun bollettino, non arriva a casa nessuna lettera, non si deve andare in comune per compilare moduli o altro. Direttamente dallo stipendio (cedolino) vengono prelevati i soldi e quasi non ce ne accorgiamo. Dieci i quindici euro al mese non hanno un peso determinante sullo stipendio, ma se li moltiplicavano per un anno intero si scopre che sono stati prelevati da 130 a 200 euro e più. La TASI invece prevede una procedura completamente diversa. Si deve emettere un bollettino o si deve andare in comune per sapere quando pagare in un unica o in due rate. Risulta quindi come una tassa in più, mentre l'IRPEF passa e preleva, ma rimane nascosta.
Questa secondo noi è la motivazione vera che ha spinto i nostri amministratori verso l'IRPEF...altro che aiuto a chi ha perso il lavoro! La volontà è di far credere di non aver imposto nuove tasse!

Se avessero voluto aiutare chi ha perso un lavoro, la soluzione era stata proposta da noi già 4 anni fa. Ridurre i costi della politica e usare i 50 mila euro all'anno risparmiati per aiutare le famiglie in difficoltà. Questa proposta è sempre stata bocciata! Allora non ci vengano a dire, oggi, che l'IRPEF serve ad aiutare chi ha perso lavoro!