domenica 26 febbraio 2012

Niente sale a chi non ci piace!


Ancora una volta l’Amministrazione preferisce al confronto costruttivo con i gruppi di minoranza un modo di procedere politicamente prepotente.
Il prossimo Consiglio Comunale vedrà i Consiglieri impegnati non nel votare il Bilancio Comunale, strumento essenziale per l’attività Amministrativa (ricordiamo come stiamo ancora aspettando di sapere quali e quanti fondi l’Amministrazione riserverà alle scuole), ma l’ordine del giorno prevede la modifica al Regolamento utilizzo pubblico delle sale comunali. Ci chiediamo: quale è il motivo e l’urgenza da parte dell’Amministrazione di dedicare tempo e risorse a tale regolamento sottraendole alla doverosa e fondamentale chiusura del Bilancio Comunale?
Osservando le modifiche proposte dall’Amministrazione qualche idea e risposta noi ce la siamo data.
Di seguito indichiamo le modifiche più rilevanti proposte dalla maggioranza .

(La lettera N. indica il nuovo regolamento e la V. il vecchio, in rosso le modifiche).

V.
L’Amministrazione Comunale, al fine di promuovere all’interno della nostra Comunità, attività di carattere politico, sociale, culturale ed artistico, mette a disposizione del pubblico, gli spazi di proprietà dell’amministrazione non direttamente utilizzati per gli scopi istituzionali.
N.
L’Amministrazione Comunale, al fine di promuovere all’interno della nostra Comunità,
attività di carattere sociale, culturale ed artistico, mette a disposizione del pubblico, gli spazi di proprietà dell’amministrazione non direttamente utilizzati per gli scopi istituzionali.

Per chi ci amministra non è più compito di un’Amministrazione Comunale promuovere attività di carattere politico. Forse loro non fanno politica? Forse non è proprio per l’attività politica svolta da Sindaco e Assessori che la Comunità di Bolgare spende circa € 100.000 all’anno per le indennità a loro dovute? Non è l’attività politica che grazie al confronto, al dialogo, alla collaborazione e a volte anche allo scontro, costruisce e definisce la direzione che una Comunità intraprende?
Un’Amministrazione politica come quella di Bolgare che nega il ruolo costruttivo della politica o lo fa in malafede o non ha ancora capito, dopo 15 anni di amministrazione, il vero senso di una politica democratica.

V.
Le sale sono concesse in uso a Partiti Politici, Enti, Associazioni, Gruppi e privati, che attuino attività ad indirizzo sociale, ricreativo e culturale, entro i limiti di cui all’art. 17 della Costituzione.
N.
L’utilizzo delle sale è altresì consentito ad Associazioni e altri soggetti privati il cui oggetto sociale abbia esclusivamente finalità culturali, ricreative, sociali e socio-sanitarie; uniche eccezioni consentite sono le riunioni condominiali e le iniziative promosse da partiti.
[…]
L’uso delle sale da parte dei soggetti che in via del tutto eccezionale possono utilizzare le sale,  […] , è subordinato al pagamento anticipato delle tariffe che saranno fissate con apposita deliberazione di Giunta Comunale.

Certo non si poteva vietare l’uso delle sale ai gruppi di minoranza o ai partiti, ma dal vecchio al nuovo regolamento i partiti sono passati da soggetti che avevano il diritto all’uso delle sale comunali a soggetti a cui le sale vengono concesse in via del tutto eccezionale, e previo pagamento anticipato di una tariffa.
Per i gruppi attivi politicamente a Bolgare (e noi ci sentiamo tra questi) chiedere 130 euro al giorno per l’utilizzo di una sala comunale significa negare l’utilizzo della sala.
Significa negare il confronto. Significa negare il diritto di critica. Significa non capire cosa è la democrazia.
Significa non credere nella forza delle proprie idee ma avere solo paura delle idee degli altri.

martedì 21 febbraio 2012

Lab Idee Pubblica istruzione

20 febbraio 2012. Laboratorio di Idee per la Pubblica Istruzione.
Tema principale della riunione è la discussione dei seguenti punti: 
1. Proposta Piano Diritto allo Studio 2012 (scuola primaria e secondaria). 
2. Richiesta finanziamento scuola materna per l’anno 2012. 

Per quanto riguarda il primo punto la richiesta avanzata dalle scuole ammonta complessivamente a circa € 63.500. Questa somma servirebbe a coprire le spese inerenti a: 
o Materiale didattico 
o Iniziative culturali e corsi per alunni, insegnati e genitori 
o Manutenzioni 
o Materiale per le pulizie e farmacia 
o Visite e viaggi di istruzione e trasporto giochi sportivi studenteschi 
o Materiale di facile consumo 

Non mi dilungo nella descrizione analitica di ciascun punto, ben argomentata nel documento di proposta al Piano di Diritto allo Studio, ma mi limito a sottolineare che ciascuna voce concorre a determinare un buon funzionamento del sistema scuola e a migliorare l’offerta formativa rivolta ai nostri ragazzi. L’Amministrazione (rappresentata dall’Assessore Lupini) si è impegnata a garantire i fondi elargiti per l’anno 2011, che ammontano a circa € 44.000. A nostro parere la differenza di circa € 20.000 tra la richiesta e la disponibilità dell’Amministrazione è troppo elevata. Capiamo che in una logica di domanda e offerta non sempre sia possibile coprire le richieste di contributi, ma il Piano di Diritto allo Studio deve essere una priorità di un’Amministrazione. 
Possiamo comprendere la mancanza di fondi, ma allora ci chiediamo perché non si tagliano altre spese invece che tagliare sulla scuola! Da tempo noi proponiamo un taglio alle indennità (circa € 100.000 all’anno) percepite da Consiglieri, Assessori e Sindaco. 
È emersa anche la necessità di un intervento di manutenzione straordinaria in particolare sull’edificio della scuola secondaria. Anche in questo caso abbiamo richiesto che l’Amministrazione dia priorità assoluta a questo tipo di intervento. È nostra convinzione che non si possano spendere € 500.000 euro per “abbellire” una strada e poi ammettere che non ci sono i soldi per intervenire sulla scuola. Interventi che, sottolineo, sono apparsi a tutti i presenti alla riunione di assoluta necessità e urgenza. 
I fondi devono essere trovati, e l’attenzione per la scuola deve essere costante e non una rincorsa a tamponare i problemi. 
Per quanto riguarda il secondo punto, la richiesta avanzata dalla Scuola dell’Infanzia è di circa € 100.000 che l’Amministrazione si è impegnata a coprire. Da parte del Presidente della scuola materna è emersa però la necessità di avere quanto prima spazi aggiuntivi da adibire a nuove aule. La popolazione di Bolgare cresce e l’attuate edificio non sarà in grado di soddisfare tutte le richieste. La proposta dell’Amministrazione è di ampliare l’asilo negli ambienti attualmente occupati dalla Biblioteca, in modo da poter ricavare 3 o 4 nuove aule. La Biblioteca sarà spostata nel nuovo edificio che si dovrà costruire all’interno del polo scolastico. Su questo progetto abbiamo espresso le nostre perplessità. L’asilo ha già subito un ampliamento nel corso dell’anno scorso, e gli spazi esterni sono ormai saturi. Inoltre l’idea di avere aule su piani diversi non ci sembra una scelta adeguata per una scuola dell’infanzia. Abbiamo chiesto se non sia mai stata presa in considerazione la possibilità di costruire un nuovo edificio, magari vicino all’attuale polo scolastico, da adibire a scuola dell’infanzia. La risposta è che non ci sono i fondi. 

Non è una risposta che ci convince. Quando si sono autorizzate le innumerevoli lottizzazioni che hanno caratterizzato gli ultimi 15 anni del nostro territorio, tanto da portare la previsione sulla crescita della popolazione di Bolgare a circa 7.500 abitanti, non si è pensato che anche servizi essenziali come la scuola dovevano crescere di pari passo? I fondi ottenuti dalle lottizzazioni perché non sono stati utilizzati per adeguare in modo congruo i servizi? Non possiamo ora rispondere semplicemente: “non ci sono i fondi”. È giusto che i cittadini sappiano dove sono stati spesi i fondi che c’erano e perché si è scelto di spenderli in una direzione piuttosto che nell’altra. Attendiamo risposte.

lunedì 20 febbraio 2012

Variante PGT "Le nostre considerazioni"


Con il presente documento il Gruppo di Minoranza “Progetto Per Bolgare” intende dare un contributo alla processo di Variante del PGT avviato dall’amministrazione Comunale.
Siamo perplessi e preoccupati dinnanzi al fatto che si mette mano ad un P.G.T di recente approvazione senza nessun coinvolgimento partecipativo della popolazione ne, preventivamente, del Consiglio Comunale. Ancora una volta, davanti a scelte importanti che toccano il futuro di Bolgare, non ci sono momenti pubblici di confronto e di riflessione condivisa. Davanti ad una legittima Variante al P.G.T. avremmo voluto capirne il senso e le finalità. Avremmo voluto un confronto in merito a  “che paese vogliamo”? Quale qualità di vita e di relazioni vogliamo costruire? Su questo punto sarebbe stato importante sentire anche la cittadinanza e promuovere una vera partecipazione attiva con riferimento al modello inclusivo del forum (forum civico, consulta delle associazioni).
Siamo preoccupati perché non vorremmo trovarci con una  modifica del P.G.T che va, ulteriormente,  verso la direzione di consumo del suolo all’interno di un paese che è gia saturo di capannoni e di aree residenziali.
Tale presenza di aree residenziali porterà, nei prossimi anni, Bolgare a crescere progressivamente di popolazione; è quindi necessario costituire un sufficiente demanio comunale per una previsionale progettazione di spazi e luoghi atti ai servizi ed alla vita pubblica nel centro abitato (esempio : ala ovest di Palazzo Berlendis – area per futura Scuola Materna).
Inoltre sarebbe opportuno compiere uno sforzo per rilanciare incentivi economici a favore di coloro che intendessero recuperare spazi architettonici già edificati ma in stato di parziale degrado.
Noi siamo anche convinti che, proprio per tutelare il territorio sia necessario nell’area destinata dal P.G.T. comunale a Parco fluviale del Cherio, evitare ulteriori interventi di privati se davvero si vuol tutelare l’area sul piano della vegetazione e della fauna locale. Il territorio va qui protetto nella sua massima espressione naturalistica senza la realizzazione acritica di ulteriori edifici. Il nostro paese presenta, a sud, l’ultima importante ampia area verde-agricola che va salvaguardata non solo attraverso il Parco del  Cherio, ma tale parco va esteso a PLIS con i comuni di Telgate, Palosco e Calcinate.

domenica 19 febbraio 2012

Variante PGT "Le nostre osservazioni"


Sembra che i problemi del paese di Bolgare siano legati agli strumenti urbanistici del territorio.
Se consideriamo che nel 2004 abbiamo visto uno stravolgimento del territorio
con un massiccio ampliamento di aree residenziali nel  P.R.G.
E’ seguito nel 2008 il nuovo P.G.T con il consolidamento di queste aree e con un ulteriore consumo del territorio seppur limitato.
Ora a poco più di due anni di distanza si mette mano nuovamente al P.G.T.

Questa 1° Variante al P.G.T. vigente, approvato nel dicembre 2008, che ci viene presentata dall’ Amministrazione Comunale, sembra avere le caratteristiche di “un assestamento”
Riteniamo invece che le motivazioni date dall’Amministrazione Comunale per dare inizio alla procedura di Variante (espresse anche dal vicesindaco Redolfi sul notiziario comunale) siano insufficienti.
Non condividiamo il fatto che a meno di tre anni dall’entrata in vigore del P.G.T. , si attui una Variante (i cui costi sono a totale carico dei cittadini) giustificandola solo con le esigenze legate al mandato amministrativo e con la revisione richiesta dalla Legge Regionale 12/2005; perché si poteva attuare benissimo la revisione obbligatoria alla sua scadenza naturale del 5° anno.
Sono motivazioni deboli che non convincono, anche perché l’attuale Amministrazione rappresenta una continuità con l’Amministrazione precedente, che fortemente si è impegnata per la messa in vigore di tale strumento urbanistico; riteniamo infatti che diverse modifiche trasformative-correttive inserite oggi nella Variante potevano essere evitate se il PRG del 2004 ed il  P.G.T. approvato nel 2008, avessero avuto un carattere previsionale di lunga veduta; i fatti di oggi ci confermano questa carenza e ora ci ritroviamo a dover intervenire con modifiche correttive.
In realtà a ben vedere, alcune modifiche introdotte nella variante appaiono come misure atte a voler giustificare e legittimare il massiccio intervento a sud della Cascina Sperandina.
A tale operazione manifestiamo forti perplessità, in quanto va a stravolgere e compromettere il senso agricolo-rurale del Parco del Cherio; tale aspetto, come obiettivo di tutela delle risorse territoriali, dovrebbe poi essere condiviso coi comuni limitrofi per l’istituzione del PLIS .

Entrando nel merito delle modifiche proposte nella variante vogliamo evidenziare alcuni punti:

Modifica n° 2 :Ampliamento del Campus dei Servizi “Il Nochetto” sul fronte est di Via Manzoni per l’implementazione delle attrezzature sportive.
Condividiamo l’intervento ma ci chiediamo perché non operare (naturalmente con l’accordo dei proprietari dei terreni)  per acquisire anche tutta la restante area a nord e non solo l’area prevista per la realizzazione dei 2 campi da calcio, così da consentire una progettazione più organica di un vero e proprio Centro Sportivo. L’offerta sportiva in Bolgare è ampia e diversificata e questo comporterà, col tempo (non dimentichiamo le potenzialità ricettive residenziali esistenti e future dei piani attuativi), necessità di spazi e attrezzature sempre più idonee.

Modifica n° 3 : Mutamento della destinazione urbanistica da area per attività commerciali ad area per nuova  residenza in via Manzoni. 
Già nella stesura del P.G.T. avevamo evidenziato, come gruppo Progetto per Bolgare, che era inutile mantenere a commerciale tale porzione di area. Ma solo oggi si passa ad un mutamento della sua destinazione urbanistica.
Probabilmente avevamo ragione noi, ci avevamo visto bene.

Modifica n° 11 : Previsione di una rotatoria sulla “Paloscana” per l’accesso alla Cascina Sperandina.  
Da poco è stata completata la Paloscana e si propone di intervenire su di essa per realizzare una nuova rotatoria. Riteniamo che sia inutile perché tale opera viabilistica sarà al solo servizio dei privati.

Modifica n° 12 : Viabilità carrale e ciclopedonale per l’accesso alla Cascine Sperandina, Lupo, Cherio, Tezza.  
Siamo all’interno del Parco del Cherio dove dev’essere salvaguardato l’aspetto paesistico e rurale. Ha senso prevedere un nastro carrale di mt 6.00 con aiuola spartitraffico di mt. 1.50 ?
Proprio per tutelare l’aspetto ambientale riteniamo importante mantenere solo un  percorso ciclopedonale attrezzato e dalle dimensioni ridotte.  Le automobili possono accedere dalla Paloscana e trovare parcheggio in località “Cascina Sperandina”.
La mobilità interna al Parco dovrebbe essere esclusivamente ciclopedonale e per i mezzi agricoli. Riteniamo pertanto importante riqualificare il sistema di viabilità rurale-campestre e ciclopedonale esistente nell’ottica di favorire la mobilità alternativa e disincentivare l’utilizzo delle automobili ad esclusione dei soli residenti.

Modifica n° 19 : Riperimetrazione delle aree “Il Nochetto” e “Cuore del Parco”.
Sembra che non sia identificata in cartografia l’area “Cuore del Parco” almeno così pare.
Non condividiamo l’idea di togliere da tali aree il vincolo “a servizio pubblico” per legittimare l’ampliamento a sud dell’area Cascina Sperandina con finalità pubbliche.

Modifica n° 25 : Questa area era inserita nel PRG del 2004 come zona verde di rispetto alla viabilità; successivamente nel 2008 con l’adozione del PGT trasformate questa area a Verde Pubblico, aumentando il suo valore.
Ora con questa variante riducete ulteriormente il verde pubblico di questa area e ampliate ulteriormente il piano attuativo.

Modifica n° 26: Ampliamento area a sud Cascina Sperandina.
Siamo contrari a tale ampliamento in quanto tale ambito va rispettato e mantenuto per il suo valore ambientale. Rispetto all’estensione dell’area con finalità pubbliche, per la quale l’Amm.ne Comunale ha fatto richiesta di modifica del P.T.C.P. : Quale la risposta della Provincia?
Noi crediamo che l’usufruizione pubblica di un Parco si realizzi  anche attraverso la conservazione dell’originaria morfologia agricola a favore delle generazioni future, attraverso la salvaguardia e difesa delle fasce verdi e arboree accanto al fiume Cherio su tutto il territorio di Bolgare, attraverso la realizzazione di spazi aperti attrezzati, attraverso la realizzazione di una rete di percorsi  ciclo-pedonali che consentano un uso ricreativo del territorio.
Siamo contrari ad un uso pubblico del territorio attraverso la realizzazione di una pista ciclo-cross e di un poligono di tiro;  sono queste,  delle attività che per nulla si connettono con l’idea di Parco che tutela l’aspetto rurale tradizionale.

Modifica n° 28: Area di servizio lungo la Paloscana.
Siamo contrari; in Bolgare è già presente un’area di servizio carburanti e altre stazioni sono presenti appena fuori i confini del nostro paese. Inoltre, a livello nazionale, si opta per una politica di razionalizzazione dei punti di distribuzione e quindi non si capisce perché rinunciare ad un’area di circa 5.000 mq del Parco del Cherio per avere un nuovo distributore di carburanti su di una strada, la Paloscana che, con l’apertura della S.P.91, vedrà ulteriormente ridursi la propria portata di traffico veicolare.


Modifica n° 44: Modifica di un breve tratto di via Delle Noci.
Sono stati completati da poco i P.A. e si deve nuovamente metter mano ad un breve tratto stradale di via Delle Noci per rendere omogenea la viabilità. Tutto ciò non era prevedibile durante la progettazione e l’attuazione dei P.A. attraverso una più attenta direzione dei lavori? E’ forse mancata la supervisione durante la fase di realizzazione, da parte dell’ufficio tecnico?

Infine 2 considerazioni:

1.  L’ Amministrazione Comunale nell’ultimo decennio, con l’approvazione del PRG prima e l’adozione del PGT in seguito,  ha stravolto il territorio con numerose aree edificabili.
A fronte di questo massiccio consumo del territorio, la comunità di Bolgare non ha ricevuto benefici di nessun genere come invece è avvenuto per altre realtà vicino alla nostra
Abbiamo oramai la conferma, che è consuetudine per l’Amministrazione Comunale, rincorrere i problemi che si presentano a causa delle proprie scelte, anziché prevedere prima le necessità di intervento per un corretto sviluppo del paese.
Tutta una serie di interventi effettuati negli ultimi anni lo testimoniano, a conferma di quanto detto poco fa:  “in questo decennio è mancata la visione del dopo”.

2. Abbiamo visto che l’Amministrazione Comunale ha preso in considerazione ed introdotto nella Variante anche delle osservazioni protocollate dopo la data del 28 febbraio 2011;  data, che era stata comunicata mediante avviso pubblico, entro la quale i cittadini dovevano presentare le proprie osservazioni.
Se ciò è permesso dalla procedura ed è possibile che un’Amministrazione controdeduca tutte le osservazioni che vengono protocollate (anche quelle presentate oltre il termine previsto),  era comunque importante che l’Amministrazione esplicitasse  tutto ciò per garantire la massima trasparenza nella procedura e per garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità.
Prendiamo atto che questo non è stato fatto!

venerdì 17 febbraio 2012

Assemblea programmatica

A tre anni dall'insediamento dell'attuale Amministrazione Comunale, il gruppo Progetto per Bolgare ha il piacere   di incontrare i propri sostenitori per uno scambio di opinioni su quanto fatto fino ad ora e sulle future attività.
Affronteremo i temi: Cascina Sperandina, Parco Sud del Cherio e Scuola dell'infanzia e non solo.

L'incontro è fissato per Giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 20,45 presso le sale del Palazzo Berlendis.

Vi Aspettiamo.

Progetto per Bolgare

mercoledì 1 febbraio 2012

Lasciateci almeno la realtà...

Anche la sezione della Lega Nord di Bolgare fa bella mostra di questo slogan.



La critica politica è l’anima della democrazia. C’è però un limite a tutto. All’entrata degli spogliatoi in oratorio c’era un cartello che recitava:
CHI SA FARE FA, CHI NON SA FARE CRITICA.
Motto perfetto per descrivere il ruolo che la Lega Nord sta giocando in questo momento. Come si può definire un partito che fino a 30 giorni fa era al governo di questo Paese e ora si concede solo una critica incondizionata al Governo tecnico chiamato proprio perché il Governo politico fatto da loro era allo sbando e stava portando l’Italia alla deriva? La politica di Monti è “macelleria”, possiamo anche discuterne, ma come siamo arrivati fino a questo punto? Chi era alla guida del Paese fino a poche settimane fa e recitava: “La crisi è solo psicologica…” e chi era quel partito del Nord che con i suoi voti lo sosteneva senza se e senza ma? 

Speriamo che la politica e i politici (anche nostrani) tornino ad avere almeno il senso della realtà.

Un taglio d'erba contro la crisi


In queste belle (e ora anche nevose) giornate invernali capita di fare quattro passi fuori programma. Tra le mete preferite non può mancare il Parco Nochetto. La riflessione che segue nasce proprio durante una di queste passeggiate del fine settimana.
È noto che la manutenzione ordinaria delle aree verdi del Parco Nochetto, del Parco Brolo, di via Verdi e di via del Guado è regolamentata da una convezione tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione Dilettantistica “U.S. New Line”, che prevede un contributo annuo a favore dell’associazione di € 12.000.
Il lavoro svolto sulle aree verdi è impeccabile ed è esperienza di tutti il perfetto stato in cui è mantenuto il Parco Nochetto. Quindi tutto bene? Non proprio…
A quanto ci è dato sapere, chi lavora per la manutenzione delle aree verdi per conto della “U.S. New Line” viene retribuito con un compenso orario (il compenso dovrebbe essere di circa € 6 all’ora). Non abbiamo nulla da dire su come l’Associazione “U.S. New Line” utilizzi i propri fondi, ma visto che tali soldi vengono da un contributo del Comune ci permettiamo di suggerire alcune modifiche e una maggiore trasparenza. È meritevole che l’Amministrazione elargisca dei contributi alle Associazioni del territorio, ma questi fondi dovrebbero servire a sostegno delle finalità proprie delle Associazioni e non a pagare i “volontari”. Il volontario, infatti, è colui che dedica gratuitamente il proprio tempo a sostegno di una causa, di un’associazione, di un’altra persona…e non dedica il proprio tempo, previo pagamento orario della prestazione data.
Se in futuro l’Associazione “U.S. New Line” avrà ancora l’incarico di manutenzione delle aree verdi sarebbe opportuna una modifica della convenzione. L’Amministrazione, in particolare l’Assessorato alle Politiche Sociali, dovrebbe privilegiare quelle persone, in particolari giovani in cerca di occupazione, che a causa della crisi o per motivi famigliari si trovano in difficoltà economiche e che quindi potrebbero trarre beneficio economico dallo svolgere il lavoro di manutenzione delle aree verdi.
Certamente l’Amministrazione risparmia soldi stipulando una convenzione con un’Associazione piuttosto che appaltando il lavoro a dei giardinieri professionisti, ma non dovrebbe essere solo questo l’obiettivo. Si potrebbe continuare a risparmiare, ma nello stesso tempo aiutare chi ha veramente bisogno di un lavoro per arrivare alla fine del mese.
Noi chiediamo che i fondi destinati al pagamento dei “volontari” che operano nel Parco non siano gestiti in completa autonomia dall’Associazione “U.S. New Line” e quindi destinati a persone, sicuramente meritevoli per quanto fanno, ma che forse non hanno così bisogno di un compenso rispetto a tanti altri concittadini che si trovano in situazioni di difficoltà. Non essendo certamente la “U.S. New Line” a doversi prendere l’onere di cercare chi ha bisogno di aiuto nel nostro paese, dovrebbe essere l’Amministrazione ad assumersi maggiormente le proprie responsabilità e non solo delegare, ma anche progettare, condividere e guidare quello che con i fondi comunali va a sostenere.
Pensate che bello sarebbe continuare a passeggiare per il nostro Parco e pensare che il lavoro fatto per avere l’erba tagliata, le piante potate, le siepi regolari… oltre che allietare le nostre passeggiate ha contribuito ad aiutare tanti concittadini a superare un momento di difficoltà.