domenica 22 dicembre 2013

Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi

Così  cantava Mina nel 1972 ed è a quel lontano 1972 che i nostri Amministratori si sono fermati.

Vogliamo fornire alcune precisazioni in merito alla questione “Riscaldamento Scuole Secondaria”. Il nostro post di venerdì 20 dicembre ha generato una sequenza molto nutrita di commenti e ci sembra corretto fornire alcune precisazioni.

Partiamo dal lontano aprile 2010 (vedi post http://progettoperbolgare.blogspot.it/2010/04/sostegno-alla-scuola.html) in cui segnaliamo un nostro intervento in Consiglio Comunale (intervento sostenuto anche dal Consigliere del gruppo PDL) a sostegno della Proposta al Piano di Diritto allo Studio fatta dalla Dirigente dell’Istituto Comprensivo. Proposta che conteneva la richiesta di un intervento di manutenzione e di proseguimento della ristrutturazione del Polo Scolastico oltre ad una richiesta di un assistente educatore nel tempo mensa.  La Maggioranza votò contro e nulla venne fatto.
Passiamo al lontano febbraio 2012 (vedi post http://progettoperbolgare.blogspot.it/2012/02/lab-idee-pubblica-istruzione.html), quando in un Laboratorio di Idee Pubblica Istruzione evidenziavamo la richiesta urgente da parte delle Scuole di una manutenzione straordinaria dell’edificio della Scuola Secondaria. Nulla venne fatto.

Arriviamo al 1 luglio 2013, quando viene protocollata in comune la nuova Proposta al Piano di Diritto allo Studio, a firma della Dirigente Scolastica, in cui citiamo testualmente alcuni stralci:
[…] Il Polo Scolastico è stato interessato da importanti interventi di ristrutturazione e ampliamento, che in base al progetto complessivo devono proseguire. È importante completare in tempi celeri i lavori rimasti in sospeso da parecchio tempo. […] Chiediamo nel contempo all’Ufficio Tecnico di riservare adeguate risorse economiche e garantire, anche durante l’anno scolastico, tempestivi interventi di completamento e sistemazione degli immobili, degli impianti e degli arredi. […] Riparare o sostituire tutti i termosifoni della Scuola Secondaria, che stanno scoppiando ad uno ad uno, con conseguente allagamento dei locali. […]

Ed eccoci al 20 dicembre 2013 (vedi post http://progettoperbolgare.blogspot.it/2013/12/spendere-questa-e-la-parola-d.html)  in cui non si segnala semplicemente un guasto all’impianto di riscaldamento, ma un vero e proprio atteggiamento di menefreghismo da parte dei nostri Amministratori verso le sacrosante “datate” richieste da parte della Scuola.

Per essere ancora più chiari e diretti vogliamo riportare testualmente alcuni stralci della lettera indirizzata all’Istituto Comprensivo, agli Insegnanti, Agli Studenti e ai Genitori in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, protocollata il 9 settembre 2013 e firmata da Sindaco Serughetti e Assessore Lupini:
[…] L’Amministrazione Comunale è al fianco degli Studenti, degli Insegnanti, del Dirigente e del personale che garantiscono il funzionamento e l’organizzazione nell’erogazione del servizio scolastico. […] L’Amministrazione Comunale terrà alta l’attenzione perché crediamo che voi siate non solo cittadini di domani, ma soprattutto i cittadini di oggi ai quali deve essere garantita la migliore qualità possibile di vita a scuola. […]

Possiamo concludere solo dicendo… Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole…
Dobbiamo però aggiungere che questa vicenda, che come testimoniato dura da almeno 3 anni, non è accettabile e chiediamo a Sindaco e Assessore una presa di posizione e azioni forti e chiare a sostegno della Scuola.

venerdì 20 dicembre 2013

Spendere, questa è la parola d'ordine!

Se la parola d'ordine per un comune dovrebbe essere spendere, queste sono le parole del Sindaco Serughetti, Le chiediamo (lo facciamo qui perché in altre occasioni, vedi laboratori di idee, ha sempre improvvisato e quello che ha detto non si è mai verificato): perché spendere centinaia di migliaia di euro per riqualificare strade e parcheggi e non spendere qualche migliaia di euro per sistemare l'impianto di riscaldamento delle scuole?
La Scuola Secondaria è al secondo giorno di impianto fermo e si è perso il conto dei caloriferi scoppiati. Questo non è un fatto episodico, ma sono anni che la situazione è questa! Lo abbiamo già detto in occasione di innumerevoli Consigli Comunali e Laboratori di idee.

Pensa sia piacevole per un ragazzo di 11 anni stare 5 ore seduto a 16 gradi? Nella Scuola Secondaria di ragazzi c'è ne sono 180! e sono ragazzi di Bolgare!

È vergognoso che non ci sia un Amministratore che si occupi della vicenda! Troppo impegnati a fare campagna elettorale la mattina nei bar?

Si attende una sua risposta, ma soprattutto un suo interessamento per le scuole.

Variante Piano Esecutivo di via Italia (area ex ICRO)

In questo periodo è in fase di adozione (con atto di indirizzo favorevole da parte dell'Amministrazione) la Variante al Piano Esecutivo D1/3A (zona ex ICRO, terreno confinante con piazza della Vita). 
Il gruppo “Progetto per Bolgare” intende esprimere alcune considerazioni in merito.
Tale Variante va a stravolgere l’impianto planimetrico/funzionale di quella che era l’ipotesi originaria presentata dall'allora Amministrazione nel 2002 (vedi foto allegate).

Progetto del 2002

Variante del 2013

Nascono a questo proposito molte domande:
  • Perché l’Attuale Amministrazione non ha fatto il possibile per portare a termine le opere di urbanizzazione che dovevano concludersi entro ottobre 2013 e ha lasciato abbandonata per più di 10 anni un’area così importante per Bolgare?
  • Perché ora vuole stravolgere l’originaria idea approvata nel 2002 accettando passivamente la proposta di variante e concedendo altri 10 anni per l’esecuzione dei lavori?
  • Tra 10 anni saremo ancora qui a concedere un’ulteriore Variante?
  • Nella nuova Variante si aumenta la superficie destinata a commerciale/terziario che determina, conseguentemente, l’incremento delle metrature destinate alla sosta veicolare ed una forte riduzione delle aree a verde. Questo dovrebbe rispecchiare un desiderio di chi costruisce, ma non rappresentare l’obiettivo di chi amministra il Paese. O forse, per motivi a noi ignoti, desideri e obiettivi sono in questo caso in sintonia? E perché?
  • È veramente necessario l’inserimento di ulteriori metrature destinate a commerciale/terziario quando, in altre zone del paese, permangono, ormai da tempo, degli spazi commerciali vuoti? (vedi complesso sito in Piazza Paolo VI, via Marconi, complesso lungo via don Rovaris…) Con la decisione di centralizzare aggiuntive attività commerciali attorno a “Piazza della Vita” non si rischia di penalizzare altre aree del paese?
  • Riteniamo che i tempi dell’urbanistica incrementale siano terminati; negli anni che vanno dal 1991 al 2001 l’Istat ha registrato un incremento delle superfici urbanizzate del 15% e le superfici cementificate continuano a crescere soprattutto nelle regioni più “costruite” d’Italia che sono Lombardia e Veneto. Anche Bolgare è stato interessato da un’espansione edilizia accelerata che, non sempre, è stata accompagnata da una maggiore presenza e qualità di Servizi offerti alla popolazione. Perché anche in questo caso l’Amministrazione prosegue nella logica del “cemento facile”?
Occorre oggi un’inversione di tendenza; occorre elaborare una strategia per interventi misurati, discreti e davvero sostenibili. Questa Variante non può essere considerata tale.

Scarica il testo completo delle nostre osservazioni depositate a seguito del procedimento di adozione della Variante

Sistema Bibliotecario Intercomunale

Durante la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 29 Novembre abbiamo finalmente approvato (tirando un sospiro di sollievo...) la Convenzione Integrativa per la gestione intercomunale del sistema bibliotecario Seriate-Laghi.
Come tutti sanno, a partire dal 2014, la Provincia non gestirà più, per mancanza di risorse economiche, il servizio di catalogazione centralizzata e di trasporto libri per il prestito interbibliotecario. Tutto passa nelle mani dei Comuni che attraverso i 5 Sistemi bibliotecari hanno faticosamente condiviso ed elaborato una nuova modalità di gestione che dovrà, col tempo, divenire sempre più efficace.
Come Progetto per Bolgare riteniamo che vada mantenuta la qualità del servizio erogato ai cittadini senza ulteriori costi aggiuntivi; inoltre riteniamo che il servizio di interprestito bibliotecario rappresenti, per il nostro territorio, un’eccellenza sul piano culturale e sociale che non dev’essere dispersa.

Quello che è da criticare è invece l’atteggiamento, le modalità e i tempi con cui la Provincia ha rinunciato alla gestione di tale servizio… Il Presidente Pirovano, in questi ultimi giorni, ha espresso diverse critiche in merito al fatto che Bergamo non ha superato la prima scrematura per restare in lizza tra le città candidate a Capitale Europea della Cultura 2019. Certo è una sconfitta e una delusione per tutti… Ma, caro Presidente Pirovano,  per la cultura, forse, serviva uno sforzo in più!

Amministrare o Improvvisare?

In merito alla Variante della zona ex ICRO abbiamo ritenuto necessario richiamare l’attenzione degli Enti competenti in merito alla bonifica dell’area. Tale terreno era interessato dal complesso industriale “ICRO Didonè”, azienda che produceva in sito smalti e vernici, e ricade all’interno dall’area di rispetto delle captazioni ad uso idropotabile (acquedotto di via Italia).
A seguito della segnalazione l’ASL ha ritenuto necessaria la convocazione urgente di un tavolo tecnico per fare il punto della situazione.
Al tavolo tecnico la Provincia di Bergamo ha rilevato che dall’indagine preliminare risalente al 2002 emerge la presenza di contaminazione al suolo e di un supero dei limiti di Cromo nelle acque sotterranee e ha poi appreso che circa il 50% dell’area di recupero è già stata oggetto di riqualificazione residenziale (attuale Piazza della Vita e complessi commerciali e residenziali confinanti). Su quest’area la Provincia evidenzia che non risulta siano state fatte indagini in contradditorio e richiede che vengano fatti approfondimenti sulle problematiche emerse per il suolo e per le acque sotterranee. Il Comune risponde dicendo:
“Nel merito della vostra richiesta circa il documento “Indagine Preliminare Area” si ritiene che potrebbe non essere stato oggetto di valutazione in contradditorio con altri enti, probabilmente allora il settore unico “Tecnico-Ambientale” lo ha ritenuto esaustivo ai fini della procedura tecnico-amministrativa relativa all’attuazione del Piano D1/3A in via Dante/via Italia.”
Potrebbe, Probabilmente non sono termini accettabili. Bolgare è nelle mani di chi Amministra o di chi Improvvisa?
A tutela della salute pubblica tutti i cittadini devono sapere se sull’intera area sono state fatte le necessarie opere di bonifica e per quale motivo nella parte non ancora edificata l’Amministrazione ha concesso i permessi di costruzione se, a quanto pare, nemmeno la stessa Amministrazione sa con certezza se e quali opere di bonifica siano state fatte.



Adesso Basta, è ora di reagire!

Slogan, manifesti e riunioni pubbliche organizzate dai nostri Amministratori per dirci che ogni anno i cittadini di Bolgare versano 14 milioni di euro in tasse e solo 700 mila euro tornano sul territorio. 

ADESSO BASTA, è ora di REAGIRE! Sentenzia il Sindaco Serughetti. Questa volta, caro Sindaco siamo d’accordo con Lei!
Ci pare, però ancora più scandaloso, che di questi 700 mila euro più di 100 mila vadano diretti nelle tasche dei nostri Amministratori e che il comune eroghi alla Scuola dell’Infanzia un contributo di 106 mila euro annui nonostante il bilancio di quell’Ente benefico sia costantemente in attivo. Nel 2012, ad esempio, la Scuola dell’Infanzia ha chiuso il bilancio con un attivo di circa 62 mila euro e ha dovuto versare più di 30 mila euro di imposte sull’utile.
Quindi il Comune concede un contributo, la Scuola finisce in attivo, le rette non si abbassano e i soldi vengono usati per pagare le tasse!
Complimenti! Forse è proprio il caso di dire:
ADESSO BASTA, è ora di REAGIRE!  

Caro Sindaco, in Consiglio Comunale ci ha detto che è giusto e doveroso che la Scuola dell’Infanzia paghi le imposte. Le rispondiamo che certamente è corretto pagare le imposte dovute (che già vengono corrisposte nell’ordinaria gestione della Scuola), ma è totalmente assurdo “buttare” soldi per un’imposta sull’utile di esercizio, quando la Scuola non ne beneficia affatto, ma anzi ne viene danneggiata. Non sarebbe più utile pensare ad una riduzione del costo delle rette, oppure usare i fondi per progettare un nuovo e funzionale Asilo e non lasciare classi con più di trenta bambini?


Bolgare... è giunto il tempo dell’impegno

Parlare di sprechi di territorio e di cattiva amministrazione è facile quando non si amministra, ma vale la pena fare alcune precisazioni, anche solo per onestà intellettuale nei confronti di chi da tempo denuncia un certo malcontento.

Progetto Sperandina. Prevede il consumo di circa 73.000 m2 di territorio per costruire 83 stanze ed una serie di opere accessorie compresa una nuova rotatoria sulla Paloscana ed un aumento fino a 9 metri del sedime stradale di via Tezza.

Nuovo centro sportivo. Il progetto prevede la costruzione di due campi da calcio. Costerà dai 3 ai 4 milioni di euro. Non si comprende la priorità di quest’opera rispetto alle esigenze legittime di altri sport. Le tribune andranno a disturbare e a coprire la vista della chiesetta Madonna dei campi, area che andrebbe salvaguardata con una più attenta pianificazione architettonica.

Nuova biblioteca. Costo euro 1.700.000. Basterebbe far funzionare bene quella esistente.

Nuova entrata Polo scolastico. Costo euro 500.000. Si continua a lasciare inagibile il nuovo padiglione al primo piano della scuola primaria, ritenuto necessario da insegnanti e Dirigente, e si spende per un’entrata faraonica di cui non si capisce l’utilità.

Viale Papa Giovanni e via Marconi. Costo euro 700.000. Non indispensabili o addirittura come per via Marconi superflua.
Si potrebbe continuare parlando del continuo rifiuto a diminuire i compensi di Sindaco ed Assessori o delle aree lottizzate di Asnenga, Tebaldi e Borgo del Sole, per rendersi conto dello scempio che si è fatto del territorio.

Chi è stato eletto non ha ricevuto il mandato a COMANDARE,
ma a GOVERNARE il territorio.

è tempo che chi ha qualcosa da dire si faccia promotore di iniziative, partecipando attivamente alla vita politica.

Chi è stato eletto non solo ha il diritto, ma anche il DOVERE di amministrare, coinvolgendo i cittadini che sono interessati a contribuire e a scegliere sulle priorità che questa comunità individua.