mercoledì 21 marzo 2012

Lavori via Papa Giovanni XXIII...finiranno?




Oggetto: Interrogazione in merito ai lavori di riqualificazione urbana di via Papa Giovanni XXIII
  • Visto che i lavori di riqualificazione urbana di Via Papa Giovanni  XXIII, ad opera dell’impresa      Bergamelli s.r.l. , sono iniziati nel mese di luglio 2011;
  • Visto che per tali lavori si è stabilita una durata di 150 giorni;
  • Visto che, ad oggi, i lavori non sono stati ultimati e permangono delle carenze che rendono difficoltosa e pericolosa la stessa viabilità dell’opera:

· Gli attraversamenti pedonali sono scarsamente visibili per quanto riguarda la segnaletica orizzontale/verticale e non sono pienamente accessibili in quanto vi sono dislivelli e gradini che rendono problematico l’attraversamento soprattutto per persone disabili ma anche, semplicemente, per una donna con passeggino;

· L’uscita che dal parcheggio del “grattacielo” permette di immettersi su via Papa Giovanni non è certamente agevole. Soprattutto se si va in direzione “rotonda della Croce” si è spesso obbligati ad invadere parzialmente la corsia opposta;

·  Il parcheggio del grattacielo è ancora in parte occupato dai vecchi lampioni;

· L’illuminazione presenta numerosi coni d’ombra lungo tutto il tracciato di via Papa Giovanni XXIII e in particolare presso il ponte sul Cherio, dove è evidente l’assenza di un corpo illuminante.

- Visto che tali lavori sono fermi da diversi mesi;

SI CHIEDE

-       Al Sindaco di esplicitare i motivi di tale rallentamento dei lavori e di comunicare entro quando si intende ultimare i lavori stessi.

martedì 20 marzo 2012

Parola d'ordine: URGENZA


Dalle ultime delibere della Giunta Comunale si capisce che Sindaco e Assessori vogliono dare seguito alle proposte fatte in campagna elettorale. Le delibere n° 17, 18, 19, 20 e 21 emanate il 12 marzo 2012 sono tutte indirizzate all'individuazione di figure professionali per la stesura del progetto del “Nuovo centro sportivo comunale”. Ci permettiamo di fare due semplici considerazioni.

  1. Dalla definizione utilizzata dalla Giunta: “Nuovo centro sportivo comunale” ci aspettiamo che l’indirizzo dell’Amministrazione sia quella di realizzare un vero centro sportivo e non solamente uno o due campi da calcio. Sicuramente il calcio è uno degli sport più praticati in paese, ma ci sono molte altre realtà altrettanto importanti e meritevoli di ottenere un luogo idoneo dove allenarsi e svolgere le loro competizioni. Siamo favorevoli ad investire risorse per lo sport, ma che siamo rivolte a beneficio di tutti gli sportivi e che portino finalmente anche a Bolgare un Centro sportivo degno di questo nome.
  2. Dalle delibere pubblicate si individuano e si da incarico a diverse figure professionali per il nuovo centro sportivo comunale:
  • PROGETTAZIONE DEFINITIVA ARCHITETTONICA;
  • PROGETTAZIONE STRUTTURALE;
  • PROGETTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO;
  • PROGETTAZIONE IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO E ANTINCENDIO;

Quello che ci pare singolare è che tutte queste figure professionali vengono individuate non attraverso una gara pubblica, ma scelti direttamente dalla Giunta tra quelli di “fiducia” dell’Amministrazione. Il Sindaco giustifica questa scelta in questo modo: “ Vista l’urgenza di dare quanto prima inizio alla realizzazione del nuovo centro sportivo”. Quindi la situazione è questa: la Giunta affida l’incarico ai tecnici che vuole e senza gara pubblica perché l’opera è urgente e non ci sono i tempi per realizzarla attraverso le normali procedure.

Come è possibile che un’opera proposta fin dalla campagna elettorale diventi ad un certo punto urgente? 
Questa Amministrazione aveva proposto in campagna elettorale l’idea di realizzare un “Nuovo centro sportivo” e perché non si è mossa facendo ricorso alle normali procedure di appalto attraverso gara pubblica? Procedure che, ricordiamo, garantiscono maggiore trasparenza e correttezza.


Noi proviamo a dare le uniche due risposte che riteniamo possibili:

  • L’Amministrazione ha perso tempo e nonostante le promesse fatte non è stata in grado di mantenerle seguendo le procedure più chiare e trasparenti.
Oppure
  • L’Amministrazione ha consapevolmente aspettato per poter affidare gli incarichi in situazione di “urgenza” e quindi senza dover sottostare alle normali procedure.
In entrambi i casi non possiamo che esprimere il nostro disaccordo rispetto alle azioni intraprese.
Ci riserveremo anche di valutare la legittimità di queste delibere.

venerdì 2 marzo 2012

Nessun ripensamento sull'uso delle sale Pubbliche


E’ stato approvato in Consiglio Comunale il nuovo REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO PUBBLICO DELLE SALE COMUNALI . L’Amministrazione  mette mano nuovamente, a pochi mesi di distanza, a tale regolamento motivando che le modifiche sono necessarie per rendere lo strumento più idoneo alle reali esigenze locali ed alla normativa vigente in materia di concessione del “Patrocinio”.
Il risultato è un bel pasticcio!!
Le sale comunali potranno essere utilizzate dalle Associazioni di Bolgare, per le loro attività sociali e culturali, in modo completamente gratuito e senza la necessità di richiedere il Patrocinio; mentre i partiti politici e le liste civiche potranno utilizzare le sale solo in via eccezionale e dietro il pagamento anticipato della tariffa!
Perché questa disparità di trattamento!?
Il Sindaco Serughetti giustifica tale discriminazione affermando che :”Anche in Bergamo i gruppi politici che utilizzano degli spazi pagano le rispettive tariffe… e poi, i gruppi politici, hanno come obiettivo la propaganda politica…”.
Abbiamo espressamente affermato in Consiglio che tale posizione è deludente: non è possibile paragonare le disponibilità economiche di una segreteria politica provinciale con le disponibilità di una sezione territoriale o di una locale lista civica! Inoltre non credo che l’attività politica sia solo ed esclusivamente incentrata sulla propaganda! E poi, si dovrebbe capire l’entità della tariffa da versare! Ed infine, versata la tariffa, ci si aspetterebbe, almeno, di trovare i locali in ordine e puliti!
Ma la questione centrale è un’altra: credo che l’attività svolta da un’Associazione o da un gruppo politico all’interno di un paese abbiano pari valore e dignità.  Sono attività dove le persone svolgono un servizio, a titolo volontario, verso la collettività e rappresentano, entrambe, due esperienze di  maturazione civile per la singola persona e di arricchimento per l’intera comunità.
L’associazionismo e l’impegno politico sono pertanto esperienze attraverso le quali un paese ha cura delle proprie relazioni. Un’amministrazione comunale, che vuole investire sul proprio futuro,  dovrebbe sostenere ed alimentare tali esperienze favorendo occasioni di confronto, dibattito e mettendo a disposizione gratuitamente gli spazi opportuni: lo spazio del confronto politico è spazio pubblico. Uno spazio per tutti e di tutti.