mercoledì 22 dicembre 2010

A che servono i libri?

Ci ritroviamo per il secondo anno consecutivo a fare il bilancio della Mostra del libro, che dal 2 al 12 dicembre ha colorato di storie, racconti, esperienze il salone dell’Oratorio.
Prima di raccontare come è andata questa seconda edizione vogliamo spendere qualche parola sull’utilità che una manifestazione del genere ha per il nostro Paese.
Oggi, sempre con maggior frequenza, siamo spinti a pensare che nella vita la cosa importante è “fare”. È divenuta ormai comune l’espressione “il governo del fare” con l’implicito significato che nella vita la cosa importante è “fare” e non perdere tempo a “pensare”. Una mostra del libro è un esempio di quello che potremmo definire un “non fare”. Precisamente è un bel esempio di come prima di fare sia importante pensare, conoscere, allargare i propri orizzonti. Arricchire il proprio bagaglio di conoscenze grazie ad esperienze vissute da altre persone in altri luoghi e altri tempi dovrebbe essere un valore aggiunto per qualsiasi persona. Bastare a noi stessi, rifiutare il confronto con altre idee, accontentarsi di essere “padroni a casa nostra”, porta ad un impoverimento di quella ricchezza culturale che rende gli uomini diversi dalle bestie. Ecco allora che anche una mostra del libro può servire a creare una parentesi nella frenesia della vita di ogni giorno in cui ci si prende il tempo per sfogliare, immaginare, scegliere un libro che speriamo ci possa dare quello spunto che ci permetta non solo di “fare” ma di “fare bene”.
Torniamo alla nostra Mostra del libro. Vogliamo innanzitutto ringraziare tutte le associazioni e le imprese che hanno collaborato alla realizzazione della mostra e in particolare ringraziare l’Oratorio per l’ospitalità dimostrata nel concederci gli spazi dove poter esporre i libri e organizzare gli incontri.
Anche quest’anno oltre all’esposizione dei libri e alla possibilità di acquisto, ci sono state molte iniziative collaterali. Partiamo dalla visita della mostra da parte dei ragazzi delle nostre scuole. Gli alunni della scuola primaria e secondaria accompagnati dai propri insegnanti hanno potuto assaporare il piacere di sfogliare tutti i libri esposti in un momento dedicato solo a loro. I bambini della prima e seconda classe della primaria e circa trenta bambini della scuola dell’infanzia hanno partecipato ad una delle tre letture animate proposte. Ci sarebbe piaciuto che tutti i bambini del nostro asilo potessero godere del piacere di vedere trasformato in storia animata un libro, ma il corpo docente di questa scuola quest’anno ha scelto di non aderire all’iniziativa. Una quarantina di bambini della scuola Primaria hanno partecipato ad un appassionante gioco a premi con domande inerenti al film “La Gabbanella e il Gatto”. Le famiglie e in particolare i bambini hanno potuto assistere allo spettacolo teatrale Pinocchio. I ragazzi della terza classe della scuola secondaria hanno partecipato ad un incontro con l’attore e regista Giulio Cavalli sul tema della legalità e delle mafie. Cavalli vive da anni sotto scorta a causa delle minacce ricevute per il suo impegno civile e per i suoi spettacoli di denuncia. Ricordiamo poi l’incontro aperto a tutta la cittadinanza con i rappresentanti di Slow Food e della cooperativa Amandla.
Per ultimo abbiamo avuto il piacere di ospitare e gustare lo spettacolo teatrale “L’Apocalisse rimandata” di e con Giulio Cavalli. Questo spettacolo che ha visto la presenza di tanta gente di Bolgare, ma anche di tante persone venute da fuori paese, è stato senza dubbio la ciliegina sulla torta di questa edizione della Mostra del libro. La scelta di questo spettacolo rispecchia l’obiettivo che volevamo raggiungere: Pensare, riflettere, conoscere per  non accontentarsi del “fare” ma pretendere il “fare bene”.
Non poteva mancare una descrizione del bilancio economico della Mostra del Libro. Tale attività, come avevamo previsto, non ha generato utili. Grazie al contributo degli sponsor, alla vendita dei libri, e agli ingressi teatrali siamo riusciti a pareggiare le spese. Il gruppo Progetto per Bolgare ha comunque deciso di destinare un contributo economico sia a sostegno dell’attività dell’associazione Emergency sia all’Oratorio per l’ospitalità dimostrata.

martedì 21 dicembre 2010

UN DIRITTO NEGATO, UNA OCCASIONE DI DIALOGO PERSA

In principio c’è il non fare (del Comune), poi viene il fare (dei volenterosi) ed infine viene l’impedire del fare (da parte del Comune).
Questo in poche e schematiche parole è la sostanza di quanto accaduto con la mostra del libro organizzata nel periodo della festa dell’Immacolata in collaborazione con l’associazione Emergency.
L’anno scorso la stessa mostra, promossa sempre da Progetto per Bolgare, era stata organizzata presso palazzo Berlendis con il beneplacito del Comune e con la soddisfazione di tutte le scuole e di tanti genitori per una positiva iniziativa culturale.
Sarà stato per la gelosia o per l’invidia per il successo avuto dell’iniziativa, sarà per il rimpianto di non averla organizzata direttamente, fatto sta che quest’anno il Comune non ha concesso i locali di palazzo Berlendis. O meglio, più sottilmente (o furbamente), ha concesso l’uso delle sale ma con il pagamento di 2.080,00 euro di affitto rendendo così, difficile l’effettuazione della mostra pressi i locali del Comune. Precisiamo che non è un problema del regolamento, poiché l’anno scorso le sale ci sono state concesse gratuitamente ed il regolamento era lo stesso.
Si ricorda che la mostra del libro fatta in periodo prenatalizio era una tradizione di lunga data nel Comune di Bolgare ed era promossa dalle varie amministrazioni (all’inizio anche da quelle partecipate dalla Lega). E’ anche stato proposto al Comune di farla lui la mostra, appunto con la collaborazione dei “volenterosi”. Ma niente. Ora assistiamo al fatto che… “se la fanno gli altri” bisogna impedirlo. In più ancora, se qualche Ente o Associazione trova l’iniziativa meritevole e da appoggiare, bisogna fare pressione o lamentarsi perché l’appoggio non ci sia.
Così, riteniamo, è stato fatto con la Scuola materna che non ha fatto partecipare i bambini, così è stato fatto con l’Oratorio e la Parrocchia che hanno dato i locali, così è stato fatto con le associazioni che hanno condiviso l’iniziativa.
Spesso a Bolgare ci chiediamo perché si fa sempre meno Comunità, e perché anche sulle cose che tutti potrebbero condividere si cerca di dividere.
Pensiamo che l’Amministrazione (che pure è nuova e, a parole purtroppo, voleva segnare il distacco dalla precedente dalla quale pure proviene) abbia delle grosse responsabilità in questo. Non vale quanto dice il Sindaco per giustificarsi, che qualsiasi cosa venga proposta o fatta da liste o gruppi civici ha come scopo la propaganda politica e quindi non meritevole di attenzione o addirittura da impedire o ostacolare.
La mostra del libro per bambini non è la mostra del libro di destra o di sinistra o leghista, è una mostra per diffondere il libro, favorire la lettura, animare ed istruire i bambini con i libri. Così come l’iniziativa organizzata da Bolgare Civica per il “giorno della memoria” in cui si è invitato l’ex deportato dai lager nazisti Nedo Fiano, non era di propaganda per la destra o la sinistra ma era per la”memoria”, per ricordare un olocausto accaduto nella civilissima Europa degli anni “40, per farci impegnare, ricordando, a che ciò non accadesse più.
A mostra fatta ed a successo raccolto (segno che la gente sa ancora distinguere ciò che è cosa buona per sé) è opportuna una riflessione da parte dell’Amministrazione affinché favorisca il dialogo e la diffusione di iniziative che vadano in favore della nostra gente, dando finanziamenti, elaborando regolamenti che favoriscano le attività, mettendo a disposizione gli spazi pubblici alla creazione dei quali tutti i cittadini hanno contribuito con le proprie tasse. Anche così si favorisce il buon vivere della nostra comunità.

lunedì 20 dicembre 2010

DAL POLO LOGISTICO AL POLO…DEL PIACERE/ 1

I terreni agricoli rimasti a sud di Bolgare al confine di Palosco, non hanno pace. Scampato il Polo logistico ecco che ne arriva un altro: un Polo…del piacere. Si, un “motel”, camere matrimoniali, garage interrati e discreti, piscine idromassaggianti “terapiche”, proprio come si usa in questi casi. D’altronde, in periodi di crisi economica, con fabbriche che chiudono e lavoratori che si licenziano, cosa c’è di meglio che puntare su un prodotto che non conosce crisi, quale appunto, il piacere? Dà sollievo e consolazione al territorio e poi, certo, si creano nuovi posti di lavoro, qualche ragazza disoccupata, magari straniera così si favorisce l’integrazione, qualche portiere di notte e di giorno, qualche guardiano o giardiniere, ecc.
In effetti i motel  sorti recentemente nella ns. zona, sembra che vadano tutti a gonfie e discrete vele.
Questo è in realtà quello che prevede il nuovo Piano Integrato di Intervento denominato “Cascina Sperandina” approvato recentemente dal Comune di Bolgare.
Ora, noi di Progetto per Bolgare, non vorremmo essere considerati “bacchettoni” o quelli che ad ogni proposta dicono sempre di no, ma siccome non abbiamo le fette di salame sugli occhi, non vogliamo essere presi in giro e cerchiamo di dire alla gente, quando occorre, di vedere bene le cose come stanno, proprio per non essere a sua volta presa in giro. Quindi, vediamola giusta. Con la scusa di “valorizzare” ad agriturismo la cascinetta Sperandina (o del Diavolo, come si chiamava una volta) gli si attacca un “centro ricettivo” (leggi “motel”) con laghetti artificiali (piscine) per circa 20.000 metri quadri con qualche “regalino” al Comune di Bolgare da parte del privato per ringraziare della grazia ricevuta (un domani tutto il complesso può essere riconvertito, tanto non è più terreno agricolo) come l’uso gratuito di un campetto di calcio, qualche euro per opere pubbliche in paese, il recupero di un pezzo di strada campestre che tra l’altro va ancora ad uso ed al  servizio del “centro”.

POLO…DEL PIACERE/2

Dicevamo, non siamo bacchettoni, ne contrari a che in zona si faccia qualcosa. Anche noi in sede di approvazione del PGT (Piano di Governo del territorio) avevamo proposto che in quella zona si potesse fare qualcosa di attinenza agricolo/ricreativa (agriturismo, maneggio, ecc.), ma qui siamo in presenza di qualcosa di diverso e soprattutto alla solita “svendita” del territorio da parte del Comune.
Siamo chiari: il terreno è del privato ma che questo terreno passi da un valore di circa 15 euro al metro quadro(1) ad un valore di 100-110 euro al mq (2) dipende dalla scelta o dalla concessione del comune. Quindi possiamo chiedere (o pretendere) che parte di questa “plusvalenza” di 80-100 euro al mq possa andare al comune? Possiamo chiedere che il Comune definisca con il privato un rapporto franco e chiaro basato sui calcoli fatti con la penna sui benefici economici che derivavano da tali trasformazioni urbanistiche? Guardiamo pure in casa “leghista” ad es. al Comune di Grumello o di Seriate per vedere come hanno fatto girare i numeri e che opere pubbliche hanno portato a casa.
Decisamente l’uso gratuito (neanche la cessione) di un campetto da 7 per i pulcini della squadra di calcio oltre che essere fumo negli occhi non è funzionale all’uso in un zona così lontana dal centro sportivo di via Manzoni. Chi porta i ragazzini “pulcini” ogni volta in quella zona così distante sia per giocare che per allenarsi? Semmai il Sindaco dovrebbe avere il coraggio e la decisione di chiedere al privato che costruisca davvero un campo di calcio in via Manzoni, adiacente ai campi che già ci sono, così come promesso in campagna elettorale e così come previsto nel PGT.
Coraggio e decisione perché i numeri ci sono visto che si trasformano 42.000 mq di area agricola in area “commerciale”  o “ricettiva” o di “benessere” (chiamiamola come vogliamo) il cui valore economico diventa almeno quadruplicato e quindi il campo sportivo nel luogo idoneo ed a totale spesa del privato ci sta benissimo ed abbondantemente.
Di questo anche gli amici della polisportiva o della squadra di calcio è giusto che debbano essere informati.
E’ ora che il Sindaco adotti una linea rigorosa ed equa (nel senso da applicarsi a tutti i cittadini o proprietari) per la valorizzazione dei benefici economici derivanti dalle trasformazioni urbanistiche da lui concesse, in modo che anche la comunità sia beneficiata in opere pubbliche vere e di vera compensazione.

(1)      Dati Provincia di BG
(2)      Dati Comune di Bolgare per monetizzazioni

venerdì 10 dicembre 2010

FOSSE SOLO…ROMA LADRONA…

Come ben sapete, a causa dei tagli ai trasferimenti verso gli enti locali e al rispetto del patto di stabilità, i comuni italiani si trovano in sempre maggiore difficoltà a mantenere i servizi offerti ai propri cittadini. Ovviamente anche il comune di Bolgare si trova nelle stesse condizioni. Spesso proprio a causa di tali difficoltà ci lamentiamo dei tanti soldi spesi dalla Politica per la Politica. Famoso, nei tanti feudi leghisti del nostro territorio, l’epiteto “Roma Ladrona”. Pur non condividendo l’uso, a volte volgare degli slogan elettorali della Lega Nord, si deve però riconoscere che il partito dei “Lumbard” si è sempre schierato , a parole, contro gli sprechi della politica e contro chi fa politica per guadagno.
Analizzando il Bilancio del Comune di Bolgare, anch’esso governato da anni dagli anti-politicanti del Carroccio, si nota una spesa di circa 110 mila euro annui per i compensi al Sindaco e Assessori.
Previsti per il sindaco 2789 euro, per il vice-sindaco 697 euro e per ciascun assessore 1255 euro mensili. (*)
Riteniamo che nel caso in cui gli Amministratori percepiscano già un reddito derivante dal proprio lavoro, sia lecito aspettarsi che le cariche pubbliche siano assunte per offrire un servizio alla cittadinanza. Questo dovrebbe essere ancora più vero nel caso di Amministratori che sbandierano a destra e a manca, durante la campagna elettorale, i tanti sprechi della politica romana.
Dunque, se Roma è Ladrona, Bolgare potrebbe dare esempio. Per un Paese di poco più 5.500 anime, spendere più di 100 mila euro all’anno per i compensi di Sindaco e Assessori significa rinunciare al miglioramento dei tanti servizi di cui il cittadino ha diritto. Ricordiamo che i soldi del bilancio di un comune sono soldi che i cittadini pagano con le proprie tasse e che dovrebbero essere utilizzati in servizi per la cittadinanza.
I nostri Amministratori sono, come loro stessi affermano: “…un insieme di cittadini che condividono idee e valori […] desiderose di impegnarsi al fine di migliorare la qualità della vita nel paese”. Si sono però scordati di aggiungere: “Tutto questo al solo costo di 110 mila euro all’anno”
L’impegno politico dovrebbe essere, per definizione, un servizio alla polis, alla comunità peccato però che ora si punti alla lauta ricompensa.
Magari ci fosse solo…Roma Ladrona…
(*) Protocollo ufficio segreteria n°.00010480/11.3

martedì 1 giugno 2010

Progetto per Bolgare si dichiara "Colpevole"

Si cari concittadini,
            Progetto per Bolgare si dichiara Colpevole. Colpevoli di essere un gruppo di minoranza. Colpevoli di voler creare occasioni di incontro, confronto, cultura e politica per la comunità di cui facciamo parte.
Vi chiederete il perché di questa confessione.
Proprio in questi giorni stiamo progettando l’edizione 2010 della Mostra del Libro. Come l’anno precedente abbiamo pensato di organizzare per il periodo natalizio un evento che potesse offrire alla popolazione di Bolgare un’occasione di incontro con autori, libri, storie…in poche parole con il mondo dei libri. Ovviamente ci è sembrato naturale chiedere all’Amministrazione comunale la disponibilità delle sale del Palazzo Berlendis. Sale, che ricordiamo, sono di proprietà dell’intera comunità di Bolgare. Purtroppo il Sindaco si è detto impossibilitato a concederci l’uso gratuito delle sale, non perché non condividesse l’iniziativa della Mostra del Libro, che anzi apprezza, ma semplicemente  perché l’iniziativa è organizzata da Progetto per Bolgare. L’accusa che ci è stata mossa è che Progetto per Bolgare è un gruppo politico e come tale non è possibile concedere l’uso gratuito delle sale comunali. Il Sindaco ci chiede un affitto di 2080 euro!!
Si! siamo colpevoli. Si! siamo un gruppo di minoranza in Consiglio Comunale. Si! Abbiamo idee e proposte diverse rispetto all’attuale maggioranza…Ma ricordiamo al Sindaco, che questa maggioranza di cui lui fa parte, è tenuta a rappresentare l’intera comunità di Bolgare. E in questa comunità è presente a pieno titolo anche Progetto per Bolgare, così come le tante altre realtà associative, sportive, culturali e politiche che insieme contribuiscono a fare di Bolgare un Paese non solo fatto di strade, case, capannoni, ma anche di persone, pensieri e opinioni.
A noi piacerebbe pensare a Bolgare come ad un paese dove chi ha voglia di fare qualcosa per la comunità fosse sostenuto, incoraggiato, aiutato…ci troviamo invece costretti, per ora, a dover rinunciare alla realizzazione di una Mostra del Libro solo per il fatto che siamo stati noi a proporla. Speriamo che in futuro il Sindaco si convinca a depenalizzare il reato di “Gruppo Consiliare in opposizione alla Maggioranza”.

Gruppo Progetto per Bolgare

lunedì 19 aprile 2010

Assistenti educatori per la mensa scolastica


I consiglieri Comunali di Progetto per Bolgare e PDL
Considerato che attraverso la Proposta Piano di Diritto allo Studio 2010 (protocollo N. 0011842 – 30.11.2009) da parte del dirigente scolastico dott.ssa Virginia Ginesi i docenti ritengono determinante un progetto di collaborazione con l'Amministrazione comunale nella gestione del tempo mensa, tanto da ritenerlo prioritario anche rispetto ai corsi con esperti finanziati per arricchire l'offerta formativa, in quanto nella quotidianità non si ha la possibilità di curare l'apprendimento di base degli alunni e i loro bisogni di personalizzazione della didattica, causa l’insufficienza delle risorse ordinarie.
Visto che il Gruppi Consiliari Progetto per Bolgare e PDL nella seduta del Consiglio Comunale del 29 marzo 2010 hanno presentato un emendamento al Piano di Diritto allo Studio 2010 al fine di risolvere le difficoltà segnalate dal Corpo Docente delle scuole di Bolgare in merito alla gestione delle compresenze e supplenze, attraverso una proposta di appalto per assistenti educatori per la sostituzione in parte del personale docente della scuola primaria durante il tempo mensa così da recuperare le ore necessarie per compresenze e supplenze.
Visto che tale emendamento al Piano di Diritto allo Studio 2010 è stato bocciato della Maggioranza Consiliare durante la seduta del Consiglio Comunale
Inoltrano interpellanza al Sindaco
circa gli intendimenti ed i provvedimenti che intende adottare per le problematiche segnalate dal Corpo Docente attraverso la Proposta Piano di Diritto allo Studio 2010 (protocollo N. 0011842 – 30.11.2009) in riferimento alla difficoltà di gestione delle compresenze e supplenze.

mercoledì 3 marzo 2010

Bacheca...ancora ostaggio del comune...


Consiglieri Comunali di Progetto per Bolgare
Premesso che:
- in data 9/11/2005, il Comune comunicava ai vari Gruppi politici ed associativi interessati, che a causa dei lavori di ristrutturazione del fabbricato di proprietà dell’Istituto Diocesano, ubicato in Piazza V. Veneto, intendeva …” spostare le bacheche di proprietà dei vari gruppi riportati in indirizzo della lettera, a zona più consona, da destinarsi….”;
- in data 17/04/2007, il gruppo Progetto per Bolgare, dopo ampio termine dal completamento dei lavori interessanti Piazza V. Veneto, sollecitava il Comune per il ripristino delle bacheche rimosse a causa dei lavori di ristrutturazione;
- in data 14/05/2007, il Sindaco pro tempore Manti rispondeva circa l’impossibilità a prevedere soluzioni in tempi brevi e certi in quanto si era in attesa di definire tipologia ed ubicazione delle bacheche in parola;
- in data 06/05/2008 il gruppo Progetto Per Bolgare risollecitava il Sindaco a dare risposta alla necessità di ripristino delle bacheche quale strumento di informazione alla cittadinanza e proponendo una loro ubicazione provvisoria in attesa di quella definitiva da individuarsi da parte dell’Amministrazione
- in data 30/05/2008 il Sindaco manti rispondeva con lo stesso tono della sua precedente risposta del 14/05/2007 non avendo ancora individuato (…dopo 2 anni) la tipologia e l’ubicazione delle bacheche;
- in data 30/10/2008 il Gruppo Progetto per Bolgare e altri (Partiti politici interessati) nel risollecitare la questione, proponeva il ripristino, benché provvisorio, delle vecchie bacheche (peraltro ancora in custodia del comune), nelle stesse dimensioni e nello stesso luogo ove erano ubicate le precedenti;
- in data 26/11/2008 il Sindaco Manti, riscontrando il ns. sollecito e la ns. proposta , oltre che mostrare, dopo 3 anni, la sua inefficienza a risolvere un problema di per sé di facile soluzione, passava anche a non tanto velate minacce velate minacce (si cita…”la collocazione impropria delle bacheche sul suolo pubblico potrebbe configurare una violazione anche di tipo penale e che il comando di polizia locale è allertato per e eventuali azioni susseguenti…”) e ad informare che “…il Consiglio Comunale sarà chiamato a breve ad approvare apposito regolamento per utilizzo delle bacheche.”
Visto
- la comunicazione dell’ Ufficio Difensore civico della Regione Lombardia, dott. Massimiliano della Torre n. 09/1.5.1./8 - 01263 del 17/03/2009 nella quale viene ricordato al Sindaco Manti, che nonostante i numerosi solleciti, risulta che il Comune non ha ancora provveduto ad individuare la zona di ubicazione delle bacheche e chiesto espressamente i motivi di tale inspiegabile ritardo considerando il fatto che proprio sul sito del Comune, proprio il Sindaco mette in evidenza l’importanza di “conoscere ed essere informati”;
- a tale richiesta, a ns. conoscenza, non è stata data ancora risposta
rilevato che il problema della ricollocazione delle bacheche rimosse in occasione della ristrutturazione dello stabile di proprietà dell’Istituto Diocesano e della Piazza V. Veneto sussiste tuttora nonostante i solleciti sopramenzionati;

- le bacheche dei gruppi e delle associazioni richiedenti sono uno importante strumento di informazione e di partecipazione da parte della popolazione alla vita della Comunità
inoltrano interpellanza al Sindaco
circa gli intendimenti ed i provvedimenti che intende adottare per il pronto ripristino delle bacheche dei gruppi ed associazioni rimosse su richiesta del comune in occasione dei lavori di ristrutturazione della Piazza V. Veneto e dello stabile in essa ubicato, anche nelle tipologie ed ubicazioni diverse da quelle di allora ed eventualmente nelle modalità individuate dalla Amministrazione.

Premio "Fuori dal Comune"


I Consiglieri Comunali di Progetto per Bolgare
- Premesso che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, Art. 3 comma 1, che recita: ”Il Consiglio comunale, depositario della volontà dei cittadini di Bolgare, […] è l’Organo destinato ad assumere il potere normativo previsto dalla Legge e dallo Statuto Comunale. Esso costituisce il riferimento diretto della partecipazione dei cittadini alle sue funzioni di indirizzo e di programmazione delle attività del Comune, per lo sviluppo della Comunità alla quale lo stesso è preposto”;
- Vista la manifestazione “Fuori dal Comune” nella quale sono stati premiati concittadini di Bolgare (a cui è rivolta la ns. stima ed ammirazione) a nome dell’intera Comunità ;
- Rilevato che l’Organo Istituzionale che rappresenta tale Comunità, il Consiglio Comunale, non è stato minimamente coinvolto nell’iniziativa e non ha opportunamente partecipato alla scelta dei concittadini meritevoli di tale riconoscimento;
- Ritenendo che i riconoscimenti assegnati ai cittadini nella serata “Fuori dal comune” rappresentino un atto indirizzo e di stimolo rivolto in particolare alle nuove generazioni e un esempio di impegno civico mostrato da nostri concittadini, che gli amministratori vogliono rendere manifesto e invitare ad adottare;
- Essendo convinti che l’Istituzione Consiliare, estromesso da tale iniziativa, sia stato privato di una sua fondamentale funzione
Inoltrano interpellanza al Sindaco
Circa i criteri di scelta dei concittadini da onorare con tale riconoscimento e perché non siano stati oggetto di una discussione in Consiglio Comunale, essendo esso il riferimento diretto della partecipazione dei cittadini alle sue funzioni di indirizzo.

Tabelloni luminosi...di tutti...o solo per alcuni?


I consiglieri Comunali di Progetto per Bolgare
Premesso che il Gruppo Progetto per Bolgare nello scorso mese di novembre aveva chiesto di pubblicizzare sul tabellone luminoso comunale, l’iniziativa culturale di una mostra del libro per ragazzi collaterale anche a una sensibilizzazione delle iniziative di Emergency e che a tale richiesta era stata data verbalmente risposta negativa da parte dell’ufficio segreteria (per tramite della Sig.ra Elena Belotti);
Sottolineato che l’azione pubblicitaria era rivolta unicamente alla promozione di una iniziativa culturale (mostra del libro) in favore dei ragazzi di tutte le scuole del comune di Bolgare e delle iniziative dell’Agenzia Internazionale Emergency;
Rilevato che alla nostra richiesta di spiegazioni relativamente al diniego non è stata data risposta da parte degli uffici che hanno rimandato al sindaco l’espressione delle motivazioni che hanno sotteso al diniego;
Visto che alla data odierna sembra non essere stato redatto apposito regolamento per l’utilizzo dei tabelloni luminosi comunali;
Visto che ad oggi non sono state riposizionate le bacheche dei gruppi politici ed associativi asportate “provvisoriamente” su richiesta dell’Amministrazione Comunale a causa di lavori pubblici che interessavano le aree ove erano ubicate, né tanto meno, sono state individuate diverse tipologie ed ubicazioni definitive;
Nel denunciare pubblicamente la situazione che vede il nostro gruppo consiliare ma anche altri gruppi civici e politici operanti in paese nell’impossibilità di utilizzare strumenti che la pubblica Amministrazione è obbligata a mettere a disposizione della cittadinanza e nel ritenere antidemocratica e non corretta la non concessione dello spazio sul tabellone luminoso, dal momento che il tabellone non è proprietà esclusiva di Sindaco e Giunta ma anche di cittadini rappresentati dalla minoranza che ne hanno compartecipato all’acquisto
Inoltriamo Interpellanza al Sindaco
circa le motivazioni che hanno determinato il diniego all’utilizzo del tabellone luminoso, per la promozione della iniziativa mostra del libro per ragazzi e di sostegno e sensibilizzazione alla attività di Emergency, che ricordiamo, come avviene per altre agenzie Internazionali, riceve la giusta attenzione in diversi comuni della provincia di Bergamo proprio per la sua attività di servizi sociali e di solidarietà a livello mondiale.