venerdì 26 luglio 2013

Una crisi che ... serve

Abbiamo atteso invano una risposta dal Sindaco Serughetti alle nostre domande, ma per ora dal gruppo di Maggioranza abbiamo ricevuto solo offese e provocazioni. Prendiamo allora spunto dal recente editoriale a firma Luca Serughetti, pubblicato sull’ultimo numero del notiziario comunale Bolgare Informa, per provare a costruire un’ideale dialogo con il Sindaco.

Sindaco: La crisi attuale sta cambiando indubbiamente i nostri stili di vita quotidiana, basta notare come alcune abitudini in particolare stiano mutando.

Progetto per Bolgare: Caro Sindaco è circa 2 anni che stiamo chiedendo interventi da parte dell’Amministrazione per poter meglio affrontare le conseguenze generate da questa crisi. Nell’aprile del 2012 in occasione di un Consiglio Comunale abbiamo portato a votazione una proposta per la riduzione del 50% delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali e destinare quei fondi (circa 50 mila euro) ad attività e iniziative dei Servizi Sociali, al Piano di diritto allo Studio e alle attività culturali. La maggioranza ha espresso voto contrario. Lei ha affermato che: “a Bolgare non esiste una realtà di crisi come noi crediamo. Il comune ha un bilancio sano e le tasse comunali applicate sono tra le più basse. Quindi è corretto che gli Amministratori continuino a percepire le indennità che gli spettano per legge.”

Sindaco: Stiamo assistendo ad una svolta culturale accelerata dalla crisi che ha sicuramente la sua parte di responsabilità. Mi riferisco a situazioni che possiamo notare sempre più di frequente e che ci stanno facendo riscoprire Bolgare e il nostro territorio in generale. Le classiche vacanze brevi (come i classici ponti) sono state sostituite da ritrovi in famiglia, da amici o magari al Parco Nochetto con tanto di pic nic come una volta. Per stare in salute abbiamo riscoperto negli ultimi anni il piacere di passeggiare o correre la sera per le vie del centro o della campagna (sia autonomamente che con i gruppi di cammino appena istituiti dal Comune) o praticare attività motorie gratuite come la Zumba e la ginnastica all’aria aperta al Nochetto. Per ridurre l’uso dell’auto e contrastare il costo del carburante abbiamo spolverato la bicicletta per brevi spostamenti. Per lo svago e l’intrattenimento ci gustiamo gli spettacoli estivi e invernali in Piazza oltre alle feste di paese.

Progetto per Bolgare: Ora capiamo lo scopo della sue iniziative. Lei non ha voluto tagliare la sua indennità e quelle dei suoi assessori non per una mancanza di spirito di sacrificio, ma per accelerare la riscoperta da parte della comunità di Bolgare di quelle sane abitudini che a volte, tra uno slogan contro i migranti e un’ offesa gratuita al comune senso civico, campeggiano nei manifesti della Lega (l’importanza della cultura locale, il ritorno alle tradizioni, basta cemento…).

Sindaco: Una crisi insomma che ci porta a riscoprire la nostra comunità, a incontrarci e a parlare più spesso con persone conosciute ma anche con i nuovi cittadini di Bolgare. Speriamo che la crisi passi velocemente e che ci renda migliori e più forti di prima ma anche che queste buone abitudini rimangano per sempre.

Progetto per Bolgare: Quindi è proprio così, ora abbiamo capito le sue intenzioni … e noi che continuamente le abbiamo chiesto di ridurre i costi della politica per aumentare i fondi alla cultura e al sociale, noi che continuamente le abbiamo chiesto di accelerare la realizzazione di vie ciclopedonali, noi che continuamente le abbiamo chiesto di investire nella costruzione di impianti sportivi (non solo in campi da calcio) piuttosto che spendere soldi pubblici in riqualificazioni delle strade, noi che continuamente le abbiamo chiesto la modifica di regolamenti che rendono difficile e costoso potersi incontrare in sale pubbliche per riunioni o per organizzare manifestazioni … ci scusi Sindaco Serughetti, non avevamo proprio capito nulla… Quello che ci voleva per risolvere tutto era semplicemente una crisi economica, ma soprattutto un’amministrazione lungimirante come la sua.


Come gruppo di minoranza di questa amministrazione sentiamo la responsabilità di scusarci con tutti quanti stanno realmente sentendo le drammatiche conseguenze di questa crisi economica e sociale. Continueremo a porre domande e proposte a questa amministrazione con la fiducia che dalle parole si possa finalmente passare a fatti concreti. 

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