lunedì 16 aprile 2012

Approvazione Variante P.G.T.

Venerdì 13 Aprile il Consiglio Comunale ha approvato la 1° Variante al P.G.T. di Bolgare. Come consiglieri di Progetto per Bolgare abbiamo espresso nuovamente la nostra contrarietà in merito all’utilità e al senso di questa Variante del P.G.T.
A meno di tre anni dall’entrata in vigore del P.G.T. vigente (ricordiamo che è stato approvato nel dicembre 2008 e pubblicato in data 15 aprile 2009) si attua una Variante (i cui costi sono a totale carico dei cittadini) giustificandola solo con le esigenze legate al mandato amministrativo, con la necessità di aggiornare la cartografia e con la revisione richiesta dalla Legge Regionale 12/2005; si poteva attuare benissimo la revisione obbligatoria alla scadenza naturale del 5° anno.

Secondo noi le motivazioni cha stanno alla base di questa Variante sono un po’ deboli!

Anche perché l’attuale Amministrazione rappresenta una continuità con l’Amministrazione precedente, che fortemente si è impegnata per la messa in vigore di tale strumento urbanistico; riteniamo infatti che diverse modifiche trasformative-correttive inserite oggi nella Variante potevano essere evitate se il P.G.T. approvato nel 2008, avesse avuto un carattere previsionale di lunga veduta.

Dal nostro punto di vista alcune modifiche introdotte in questa Variante appaiono come misure atte a voler giustificare e legittimare l’intervento in zona Cascina Sperandina.

Va poi anche detto che, se proprio si voleva fare una Variante al P.G.T., andava costruito un percorso di partecipazione della popolazione in modo più attivo. Invece sono stati fatti i minimi e richiesti passaggi tecnici di consultazione e nulla più. Su un tema che va comunque a ricadere sulla qualità della vita dei cittadini, sarebbe stato importante offrire occasioni pubbliche di discussione per promuovere una vera partecipazione attiva. Perché non si è pensato, ad esempio, ad un laboratorio di idee specifico su tale tema?

Prendiamo atto che è una Variante definita di “assestamento” e che sono stati ridotti gli indici di edificabilità: è pur vero che in questa situazione di crisi dell’edilizia era difficile fare diversamente. Il nostro territorio è ormai saturo: l’ultimo rapporto dell’Istituto Nazionale di Urbanistica evidenzia che in Italia ogni giorno scompaiono 100 ettari di suolo sotto il peso del cemento e la Lombardia si impone con 228mila ettari di superficie urbanizzata (www.inu.it).

Entrando nel merito delle modifiche inserite nella Variante abbiamo espresso, anche venerdì sera in Consiglio, la nostra contrarietà rispetto a:

Modifica n° 11 : Previsione di una rotatoria sulla “Paloscana” per l’accesso ala Cascina Sperandina.

Da poco è stata completata la Paloscana e nuovamente si propone di intervenire su di essa per realizzare una nuova rotatoria. Riteniamo che sia inutile perché tale opera viabilistica sarà al solo servizio dei privati.

Modifica n° 12 : Viabilità carrale e ciclopedonale per l’accesso alla Cascine Sperandina, Lupo, Cherio, Tezza.

Crediamo che all’interno del Parco del Cherio dev’essere salvaguardato l’aspetto paesistico e rurale. Perché allora prevedere una fascia veicolare di mt. 10.00 di larghezza che comprende un nastro carrale di mt 6.00 con aiuola spartitraffico di mt. 1.50 ed un nastro ciclopedonale di mt. 2.50? Per tutelare l’aspetto ambientale riteniamo importante mantenere solo un percorso ciclopedonale attrezzato e dalle dimensioni ridotte. Le automobili possono accedere dalla Paloscana e trovare parcheggio in località “Cascina Sperandina”.
La mobilità interna al Parco dovrebbe essere esclusivamente ciclopedonale e per i mezzi agricoli. Riteniamo pertanto importante riqualificare il sistema di viabilità rurale-campestre e ciclopedonale esistente nell’ottica di favorire la mobilità alternativa e disincentivare l’utilizzo delle automobili ad esclusione dei soli residenti

Modifica n° 19 : Riperimetrazione delle aree a servizi “Il Nochetto” e “Cuore del Parco”
Modifica n° 23: Eliminazione del vincolo di area a servizi pubblici in adiacenza della S.P. 91

Non condividiamo l’idea di togliere da tali aree il vincolo “a servizio pubblico” per legittimare l’ampliamento a sud dell’area Cascina Sperandina con finalità pubbliche. Si toglie la previsione di un’area a servizi pubblici collocata a nord dicendo che è troppo decentrata, per andare a collocarla all’estremo sud.

Modifica n° 26: Ampliamento area a sud Cascina Sperandina.

Siamo contrari a tale ampliamento in quanto tale ambito va rispettato e mantenuto per il suo valore ambientale.
Noi crediamo che l’usufruizione pubblica di un Parco si realizzi anche attraverso la conservazione dell’originaria morfologia agricola a favore delle generazioni future, attraverso la salvaguardia e difesa delle fasce verdi accanto al fiume Cherio, su tutto il territorio di Bolgare, attraverso la realizzazione di spazi aperti attrezzati, attraverso la realizzazione di una rete di percorsi ciclo-pedonali che consentano un uso ricreativo del territorio.
L’intervento presso la Cascina Sperandina solleva poi il tema dei costi per gli allacciamenti e le forniture che non sono da sottovalutare.

Modifica n° 28: Area di servizio lungo la Paloscana.

Siamo contrari; in Bolgare è già presente un’area di servizio carburanti e altre stazioni sono presenti appena fuori i confini del nostro paese. Inoltre, a livello nazionale, si opta per una politica di razionalizzazione dei punti di distribuzione e quindi non si capisce perché rinunciare ad un’area di circa 5.000 mq del Parco del Cherio.


L’Amministrazione Comunale nell’ultimo decennio, con l’approvazione del P.R.G. prima e l’adozione del P.G.T. in seguito, ha stravolto il territorio con numerosi piani di edificazione.
A fronte di questo massiccio consumo del territorio, la comunità di Bolgare non ha ricevuto molti benefici come invece è avvenuto per altre realtà comunali. L’Amministrazione è stata capace di realizzare una strada (la Paloscana, peraltro pagata solo dai cittadini di Bolgare), Piazza della Vita e una porzione del nuovo polo scolastico. Ci pare effettivamente poco!

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