giovedì 13 febbraio 2014

Piazza della Vita o Piazza dei Veleni? (2° parte)




Cari concittadini finalmente abbiamo ricevuto il verbale del secondo tavolo tecnico, inerente alla questione Bonifica area EX-ICRO, che si è tenuto il in data 4 febbraio ’14. Risultavano presenti i rappresentati di ASL, ARPA, Provincia di Bergamo, i Tecnici Comunali, il Vice Sindaco, il Sindaco e la Proprietà dell’area. 

L’ASL ha evidenziato che: "in merito al parere espresso dal funzionario ASL in data 15.02.2003, l’istruttoria effettuata dall’Ufficio Tecnico comunale non riportava correttamente i vincoli sanitari insistenti sull’area oggetto dell’intervento e precisamente i vincoli sanitari che l’area ricadeva all’interno della fascia di rispetto di m 200 dal pozzo ad uso potabile sito in via Italia e che si trattava di un’area dismessa di un sito industriale ove in passato era ubicata l’industria chimica ex Icro
Didonè." 
Questa precisazione è estremamente importante poiché nella seduta del Consiglio Comunale del 23 settembre 2013 in cui abbiamo per la prima volta posto i nostri dubbi sulla corretta procedura di bonifica dell'area, il Vice Sindaco ha dichiarato che l'ASL aveva approvato l'intervento e che quindi non sussistevano dubbi o problemi. Ora veniamo a sapere che il documento con il quale il Comune di Bolgare ha chiesto l'autorizzazione all'ASL per l'esecuzione delle opere primarie di urbanizzazione non riportava (come invece avrebbe dovuto) la presenza di un pozzo e l'indicazione che si trattava di un'area industriale dismessa. 

La Provincia e L’ARPA hanno richiesto un supplemento di indagine (si richiede la verifica analitica di molti altri parametri oltre a Cromo e Acetone) evidenziando anche che le indagini effettuate nel 2002 dal proprietario dell’area in autonomia (anche sulla parte già edificata),  non sono state fatte in contraddittorio con gli Enti e quindi  non possono essere validate. 
Altra precisazione estremamente importante. Questo significa che tutta la procedura di Indagine e bonifica non è stata eseguita informando gli Enti competenti. La Provincia intima che fino alla conclusione delle indagini l'area non potrà essere oggetto di interventi edilizi, mentre l'Amministrazione Comunale aveva già concesso i permessi di costruzione. 
La Provincia poi impone al Comune di Bolgare di convocare al più presto un incontro per approfondimenti sulla  parte dell'area già edificata coinvolgendo tutti i soggetti interessati o coinvolti. Attediamo al più presto questo incontro (da noi richiesto da tempo)!

Riassumendo e rispondendo anche al Sindaco che incomprensibilmente continua a negare qualsiasi problema:

- Le indagini fatte sull'area non sono state
eseguite informando gli enti competenti e quindi non possono essere validate.

- La richiesta del Comune fatta all'ASL era scorretta e incompleta.

- Fino al termine dell'indagine non si potranno fare interventi edilizi, mentre il Comune aveva già rilasciato i permessi per costruire.

- Per la parte già edificata non si conosce con certezza se sia stata fatta una bonifica  o che tipo di intervento di bonifica si sia realizzato.

Vogliamo ricordare che il Piano Attuativo che vede la riqualificazione dell'area EX-ICRO è stato realizzato a partire dal 2002 (Amministrazione Manti) ed è proseguito con l'Amministrazione Serughetti che all'epoca era Vice Sindaco. La procedura di bonifica di un'area industriale dismessa vede il Comune come Ente competente.

Chiediamo al Sindaco di spiegare il perché in questa vicenda emergono così tanti punti oscuri e di prendersi le proprie responsabilità senza "inventare" e "scaricare" le responsabilità a chi all'epoca non sedeva nemmeno in Consiglio Comunale.  

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