venerdì 13 luglio 2012

Questa è la storia di uno di noi...




Questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso in via gluck...

Così inizia la famosa canzone di Celentano, che tutti conosciamo e ogni tanto canticchiamo. Bolgare non è certo una periferia di Milano divorata dal cemento della città, ma in questi ultimi 15 anni governati dalla "cara" Lega non abbiamo perso un'occasione per costruire nuove case, nuovi capannoni, nuove strade. Strutture che oggi sono per la maggior parte vuote, sfitte, inutilizzate. Abbiamo sacrificato il nostro territorio per avere in cambio cosa? Una popolazione di circa 6000 abitanti che deve però fare i conti con i servizi restati a quando eravamo 4000!
Un Paese deve svilupparsi anche urbanisticamente, ma per ogni sviluppo serve prima un progetto. Bolgare in questi anni è cresciuto, ma non è stato seguito nessun progetto, nessun indirizzo, nemmeno il semplice buon senso del buon padre di famiglia.
Lottizzazioni in ogni parte del paese, per poi trovarsi caso vuote o costruzioni non finite perché invendute e capannoni costruiti ad ogni anglo del paese senza una pianificazione chiara e funzionale di un polo produttivo. La mancanza maggiore è stata poi nella pianificazione delle opere pubbliche. Servizi, scuole, stadre... Bolgare in questo settore sembra essersi sviluppato alla cieca, senza prospettive e competenze. Pensiamo ad esempio alla riqualificazione di via Papa Giovanni dove all'altezza del ponte sul Cherio manca un lampione perché non si sono accorti che sopra passano i fili della media tensione. No sembra vero! Chi ha progettato, chi ha controllato, chi ha autorizzato? Di certo sappiamo che a pagare siamo stati noi cittadini.
L'ultima scelta fatta dall'Amministrazione è ancora più grave. Vogliono costruire una nuova biblioteca all'interno del polo scolastico e utilizzare la vecchia biblioteca come espansione dell'asilo. Quindi l'idea è spendere milioni di euro per avere una biblioteca nuova, quando ne esiste già una assolutamente funzionale e centrale e tenersi un asilo vecchio, su più livelli, che non potrà rispondere all'aumento di popolazione futuro. Il polo scolastico, inoltre, avrebbe bisogno di veder ultimati i lavori iniziati e lasciati a metà, non di intraprendere nuovi lavori. Le aule della scuola primaria al primo piano della nuova palazzina sono necessarie e urgenti. Il prossimo anno scolastico vedrà tre classi prime di 28 alunni ciascuna! Avere nuove aule più grandi e razionali è un'esigenza! Il Sindaco ci ha risposto che per lui non sono necessarie quelle aule. Per lui forse No, ma per le insegnanti, i genitori e sopratutto i bambini che frequentano la nostra scuola Si!
Tornando all'asilo è ormai da qualche anno che si presenta il problema di dover trovare nuovi spazi per la crescente richiesta di iscrizioni. Le soluzioni trovate dall'Amministrazione sono state di costruire nuove aule riducendo gli spazi esterni e di usare la palestrina come dormitorio! Noi abbiamo proposto la cosa più semplice e di buon senso: progettare un nuovo asilo che possa rispondere alle esigenze del Paese. L'Amministrazione chi ha risposto che non ci sono i soldi, ma ora vuole costruire una nuova biblioteca! Con cosa pensa di pagarla?
Il progetto della nostra "cara" Lega è spendere per qualcosa che non serve e c'è già e rinunciare a qualcosa che serve.

Non si può che conclude ancora con le parole di Celentano
...Eh no, se andiamo avanti così, chissà come si farà, chissà...

Nessun commento:

Posta un commento