venerdì 2 marzo 2012

Nessun ripensamento sull'uso delle sale Pubbliche


E’ stato approvato in Consiglio Comunale il nuovo REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO PUBBLICO DELLE SALE COMUNALI . L’Amministrazione  mette mano nuovamente, a pochi mesi di distanza, a tale regolamento motivando che le modifiche sono necessarie per rendere lo strumento più idoneo alle reali esigenze locali ed alla normativa vigente in materia di concessione del “Patrocinio”.
Il risultato è un bel pasticcio!!
Le sale comunali potranno essere utilizzate dalle Associazioni di Bolgare, per le loro attività sociali e culturali, in modo completamente gratuito e senza la necessità di richiedere il Patrocinio; mentre i partiti politici e le liste civiche potranno utilizzare le sale solo in via eccezionale e dietro il pagamento anticipato della tariffa!
Perché questa disparità di trattamento!?
Il Sindaco Serughetti giustifica tale discriminazione affermando che :”Anche in Bergamo i gruppi politici che utilizzano degli spazi pagano le rispettive tariffe… e poi, i gruppi politici, hanno come obiettivo la propaganda politica…”.
Abbiamo espressamente affermato in Consiglio che tale posizione è deludente: non è possibile paragonare le disponibilità economiche di una segreteria politica provinciale con le disponibilità di una sezione territoriale o di una locale lista civica! Inoltre non credo che l’attività politica sia solo ed esclusivamente incentrata sulla propaganda! E poi, si dovrebbe capire l’entità della tariffa da versare! Ed infine, versata la tariffa, ci si aspetterebbe, almeno, di trovare i locali in ordine e puliti!
Ma la questione centrale è un’altra: credo che l’attività svolta da un’Associazione o da un gruppo politico all’interno di un paese abbiano pari valore e dignità.  Sono attività dove le persone svolgono un servizio, a titolo volontario, verso la collettività e rappresentano, entrambe, due esperienze di  maturazione civile per la singola persona e di arricchimento per l’intera comunità.
L’associazionismo e l’impegno politico sono pertanto esperienze attraverso le quali un paese ha cura delle proprie relazioni. Un’amministrazione comunale, che vuole investire sul proprio futuro,  dovrebbe sostenere ed alimentare tali esperienze favorendo occasioni di confronto, dibattito e mettendo a disposizione gratuitamente gli spazi opportuni: lo spazio del confronto politico è spazio pubblico. Uno spazio per tutti e di tutti.

2 commenti:

  1. E' la solita politica calata dall'alto! Ma nessuno si chiede perché ai Consigli Comunali la gente non partecipa più! Nessuno si chiede perché i consiglieri di maggioranza non esprimono mai un loro parere, un loro punto di vista? Le decisioni vengono prese da pochi senza prendere seriamente in considerazione un'opinione differente...

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  2. ma non era la lega quella che doveva dar voce a tutti i cittadini "padroni a casa nostra"... ma solo i per i nostri, degli altri chi se ne frega, a me sembra che questi hanno paura delle opposizioni e allora come i "fascisti" ti tolgono l'opportunità di esprimerti, anche a costo di cambiare un regolamento, semplice no?

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