domenica 19 febbraio 2012

Variante PGT "Le nostre osservazioni"


Sembra che i problemi del paese di Bolgare siano legati agli strumenti urbanistici del territorio.
Se consideriamo che nel 2004 abbiamo visto uno stravolgimento del territorio
con un massiccio ampliamento di aree residenziali nel  P.R.G.
E’ seguito nel 2008 il nuovo P.G.T con il consolidamento di queste aree e con un ulteriore consumo del territorio seppur limitato.
Ora a poco più di due anni di distanza si mette mano nuovamente al P.G.T.

Questa 1° Variante al P.G.T. vigente, approvato nel dicembre 2008, che ci viene presentata dall’ Amministrazione Comunale, sembra avere le caratteristiche di “un assestamento”
Riteniamo invece che le motivazioni date dall’Amministrazione Comunale per dare inizio alla procedura di Variante (espresse anche dal vicesindaco Redolfi sul notiziario comunale) siano insufficienti.
Non condividiamo il fatto che a meno di tre anni dall’entrata in vigore del P.G.T. , si attui una Variante (i cui costi sono a totale carico dei cittadini) giustificandola solo con le esigenze legate al mandato amministrativo e con la revisione richiesta dalla Legge Regionale 12/2005; perché si poteva attuare benissimo la revisione obbligatoria alla sua scadenza naturale del 5° anno.
Sono motivazioni deboli che non convincono, anche perché l’attuale Amministrazione rappresenta una continuità con l’Amministrazione precedente, che fortemente si è impegnata per la messa in vigore di tale strumento urbanistico; riteniamo infatti che diverse modifiche trasformative-correttive inserite oggi nella Variante potevano essere evitate se il PRG del 2004 ed il  P.G.T. approvato nel 2008, avessero avuto un carattere previsionale di lunga veduta; i fatti di oggi ci confermano questa carenza e ora ci ritroviamo a dover intervenire con modifiche correttive.
In realtà a ben vedere, alcune modifiche introdotte nella variante appaiono come misure atte a voler giustificare e legittimare il massiccio intervento a sud della Cascina Sperandina.
A tale operazione manifestiamo forti perplessità, in quanto va a stravolgere e compromettere il senso agricolo-rurale del Parco del Cherio; tale aspetto, come obiettivo di tutela delle risorse territoriali, dovrebbe poi essere condiviso coi comuni limitrofi per l’istituzione del PLIS .

Entrando nel merito delle modifiche proposte nella variante vogliamo evidenziare alcuni punti:

Modifica n° 2 :Ampliamento del Campus dei Servizi “Il Nochetto” sul fronte est di Via Manzoni per l’implementazione delle attrezzature sportive.
Condividiamo l’intervento ma ci chiediamo perché non operare (naturalmente con l’accordo dei proprietari dei terreni)  per acquisire anche tutta la restante area a nord e non solo l’area prevista per la realizzazione dei 2 campi da calcio, così da consentire una progettazione più organica di un vero e proprio Centro Sportivo. L’offerta sportiva in Bolgare è ampia e diversificata e questo comporterà, col tempo (non dimentichiamo le potenzialità ricettive residenziali esistenti e future dei piani attuativi), necessità di spazi e attrezzature sempre più idonee.

Modifica n° 3 : Mutamento della destinazione urbanistica da area per attività commerciali ad area per nuova  residenza in via Manzoni. 
Già nella stesura del P.G.T. avevamo evidenziato, come gruppo Progetto per Bolgare, che era inutile mantenere a commerciale tale porzione di area. Ma solo oggi si passa ad un mutamento della sua destinazione urbanistica.
Probabilmente avevamo ragione noi, ci avevamo visto bene.

Modifica n° 11 : Previsione di una rotatoria sulla “Paloscana” per l’accesso alla Cascina Sperandina.  
Da poco è stata completata la Paloscana e si propone di intervenire su di essa per realizzare una nuova rotatoria. Riteniamo che sia inutile perché tale opera viabilistica sarà al solo servizio dei privati.

Modifica n° 12 : Viabilità carrale e ciclopedonale per l’accesso alla Cascine Sperandina, Lupo, Cherio, Tezza.  
Siamo all’interno del Parco del Cherio dove dev’essere salvaguardato l’aspetto paesistico e rurale. Ha senso prevedere un nastro carrale di mt 6.00 con aiuola spartitraffico di mt. 1.50 ?
Proprio per tutelare l’aspetto ambientale riteniamo importante mantenere solo un  percorso ciclopedonale attrezzato e dalle dimensioni ridotte.  Le automobili possono accedere dalla Paloscana e trovare parcheggio in località “Cascina Sperandina”.
La mobilità interna al Parco dovrebbe essere esclusivamente ciclopedonale e per i mezzi agricoli. Riteniamo pertanto importante riqualificare il sistema di viabilità rurale-campestre e ciclopedonale esistente nell’ottica di favorire la mobilità alternativa e disincentivare l’utilizzo delle automobili ad esclusione dei soli residenti.

Modifica n° 19 : Riperimetrazione delle aree “Il Nochetto” e “Cuore del Parco”.
Sembra che non sia identificata in cartografia l’area “Cuore del Parco” almeno così pare.
Non condividiamo l’idea di togliere da tali aree il vincolo “a servizio pubblico” per legittimare l’ampliamento a sud dell’area Cascina Sperandina con finalità pubbliche.

Modifica n° 25 : Questa area era inserita nel PRG del 2004 come zona verde di rispetto alla viabilità; successivamente nel 2008 con l’adozione del PGT trasformate questa area a Verde Pubblico, aumentando il suo valore.
Ora con questa variante riducete ulteriormente il verde pubblico di questa area e ampliate ulteriormente il piano attuativo.

Modifica n° 26: Ampliamento area a sud Cascina Sperandina.
Siamo contrari a tale ampliamento in quanto tale ambito va rispettato e mantenuto per il suo valore ambientale. Rispetto all’estensione dell’area con finalità pubbliche, per la quale l’Amm.ne Comunale ha fatto richiesta di modifica del P.T.C.P. : Quale la risposta della Provincia?
Noi crediamo che l’usufruizione pubblica di un Parco si realizzi  anche attraverso la conservazione dell’originaria morfologia agricola a favore delle generazioni future, attraverso la salvaguardia e difesa delle fasce verdi e arboree accanto al fiume Cherio su tutto il territorio di Bolgare, attraverso la realizzazione di spazi aperti attrezzati, attraverso la realizzazione di una rete di percorsi  ciclo-pedonali che consentano un uso ricreativo del territorio.
Siamo contrari ad un uso pubblico del territorio attraverso la realizzazione di una pista ciclo-cross e di un poligono di tiro;  sono queste,  delle attività che per nulla si connettono con l’idea di Parco che tutela l’aspetto rurale tradizionale.

Modifica n° 28: Area di servizio lungo la Paloscana.
Siamo contrari; in Bolgare è già presente un’area di servizio carburanti e altre stazioni sono presenti appena fuori i confini del nostro paese. Inoltre, a livello nazionale, si opta per una politica di razionalizzazione dei punti di distribuzione e quindi non si capisce perché rinunciare ad un’area di circa 5.000 mq del Parco del Cherio per avere un nuovo distributore di carburanti su di una strada, la Paloscana che, con l’apertura della S.P.91, vedrà ulteriormente ridursi la propria portata di traffico veicolare.


Modifica n° 44: Modifica di un breve tratto di via Delle Noci.
Sono stati completati da poco i P.A. e si deve nuovamente metter mano ad un breve tratto stradale di via Delle Noci per rendere omogenea la viabilità. Tutto ciò non era prevedibile durante la progettazione e l’attuazione dei P.A. attraverso una più attenta direzione dei lavori? E’ forse mancata la supervisione durante la fase di realizzazione, da parte dell’ufficio tecnico?

Infine 2 considerazioni:

1.  L’ Amministrazione Comunale nell’ultimo decennio, con l’approvazione del PRG prima e l’adozione del PGT in seguito,  ha stravolto il territorio con numerose aree edificabili.
A fronte di questo massiccio consumo del territorio, la comunità di Bolgare non ha ricevuto benefici di nessun genere come invece è avvenuto per altre realtà vicino alla nostra
Abbiamo oramai la conferma, che è consuetudine per l’Amministrazione Comunale, rincorrere i problemi che si presentano a causa delle proprie scelte, anziché prevedere prima le necessità di intervento per un corretto sviluppo del paese.
Tutta una serie di interventi effettuati negli ultimi anni lo testimoniano, a conferma di quanto detto poco fa:  “in questo decennio è mancata la visione del dopo”.

2. Abbiamo visto che l’Amministrazione Comunale ha preso in considerazione ed introdotto nella Variante anche delle osservazioni protocollate dopo la data del 28 febbraio 2011;  data, che era stata comunicata mediante avviso pubblico, entro la quale i cittadini dovevano presentare le proprie osservazioni.
Se ciò è permesso dalla procedura ed è possibile che un’Amministrazione controdeduca tutte le osservazioni che vengono protocollate (anche quelle presentate oltre il termine previsto),  era comunque importante che l’Amministrazione esplicitasse  tutto ciò per garantire la massima trasparenza nella procedura e per garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità.
Prendiamo atto che questo non è stato fatto!

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