Sembra che i problemi del paese di Bolgare siano legati agli
strumenti urbanistici del territorio.
Se consideriamo che nel 2004 abbiamo visto uno stravolgimento
del territorio
con un massiccio ampliamento di aree residenziali nel P.R.G.
E’ seguito nel 2008 il nuovo P.G.T con il consolidamento di
queste aree e con un ulteriore consumo del territorio seppur limitato.
Ora a poco più di due anni di distanza si mette mano
nuovamente al P.G.T.
Questa 1° Variante al
P.G.T. vigente, approvato nel dicembre 2008, che ci viene presentata dall’
Amministrazione Comunale, sembra avere le caratteristiche di “un assestamento”
Riteniamo invece che le motivazioni date dall’Amministrazione
Comunale per dare inizio alla procedura di Variante (espresse anche dal
vicesindaco Redolfi sul notiziario comunale) siano insufficienti.
Non condividiamo il fatto che a meno di tre
anni dall’entrata in vigore del P.G.T. , si attui una Variante (i cui costi
sono a totale carico dei cittadini) giustificandola solo con le esigenze legate
al mandato amministrativo e con la revisione richiesta dalla Legge Regionale
12/2005; perché si poteva attuare benissimo la revisione obbligatoria alla sua
scadenza naturale del 5° anno.
Sono motivazioni deboli che non convincono,
anche perché l’attuale Amministrazione rappresenta una continuità con
l’Amministrazione precedente, che fortemente si è impegnata per la messa in
vigore di tale strumento urbanistico; riteniamo infatti che diverse modifiche
trasformative-correttive inserite oggi nella Variante potevano essere evitate
se il PRG del 2004 ed il P.G.T. approvato
nel 2008, avessero avuto un carattere previsionale di lunga veduta; i fatti di oggi
ci confermano questa carenza e ora ci ritroviamo a dover intervenire con
modifiche correttive.
In realtà a ben vedere, alcune modifiche
introdotte nella variante appaiono come misure atte a voler giustificare e
legittimare il massiccio intervento a sud della Cascina Sperandina.
A tale operazione manifestiamo forti
perplessità, in quanto va a stravolgere e compromettere il senso
agricolo-rurale del Parco del Cherio; tale aspetto, come obiettivo di tutela
delle risorse territoriali, dovrebbe poi essere condiviso coi comuni limitrofi
per l’istituzione del PLIS .
Entrando nel merito delle modifiche proposte nella
variante vogliamo evidenziare alcuni punti:
Modifica n° 2 :Ampliamento del Campus dei Servizi “Il Nochetto” sul fronte est di Via
Manzoni per l’implementazione delle attrezzature sportive.
Condividiamo l’intervento ma ci chiediamo
perché non operare (naturalmente con l’accordo dei proprietari dei terreni) per acquisire anche tutta la restante area a
nord e non solo l’area prevista per la realizzazione dei 2 campi da calcio, così
da consentire una progettazione più organica di un vero e proprio Centro
Sportivo. L’offerta sportiva in Bolgare è ampia e diversificata e questo
comporterà, col tempo (non dimentichiamo le potenzialità ricettive
residenziali esistenti e future dei piani attuativi), necessità di spazi
e attrezzature sempre più idonee.
Modifica n° 3 : Mutamento della destinazione urbanistica da area per attività commerciali
ad area per nuova residenza in via
Manzoni.
Già nella stesura del P.G.T. avevamo
evidenziato, come gruppo Progetto per Bolgare, che era inutile mantenere a
commerciale tale porzione di area. Ma solo oggi si passa ad un mutamento della
sua destinazione urbanistica.
Probabilmente
avevamo ragione noi, ci avevamo visto bene.
Modifica n° 11 : Previsione di una rotatoria sulla “Paloscana” per l’accesso alla Cascina
Sperandina.
Da poco è stata completata la
Paloscana e
si propone di intervenire su di essa per realizzare una nuova rotatoria. Riteniamo
che sia inutile perché tale opera viabilistica sarà al solo servizio dei
privati.
Modifica n° 12 : Viabilità carrale e ciclopedonale per l’accesso alla Cascine Sperandina,
Lupo, Cherio, Tezza.
Siamo all’interno del Parco del Cherio dove
dev’essere salvaguardato l’aspetto paesistico e rurale. Ha senso prevedere un
nastro carrale di mt 6.00 con aiuola spartitraffico di mt. 1.50 ?
Proprio per tutelare l’aspetto ambientale
riteniamo importante mantenere solo un
percorso ciclopedonale attrezzato e dalle dimensioni ridotte. Le automobili possono accedere dalla
Paloscana e trovare parcheggio in località “Cascina Sperandina”.
La mobilità interna al Parco dovrebbe essere esclusivamente
ciclopedonale e per i mezzi agricoli. Riteniamo pertanto importante
riqualificare il sistema di viabilità rurale-campestre e ciclopedonale
esistente nell’ottica di favorire la mobilità alternativa e disincentivare
l’utilizzo delle automobili ad esclusione dei soli residenti.
Modifica n° 19 : Riperimetrazione delle aree “Il Nochetto” e “Cuore del Parco”.
Sembra che non sia identificata in cartografia
l’area “Cuore del Parco” almeno così pare.
Non condividiamo l’idea di togliere da tali
aree il vincolo “a servizio pubblico” per legittimare l’ampliamento a sud
dell’area Cascina Sperandina con finalità pubbliche.
Modifica n° 25 : Questa area era inserita nel PRG del 2004
come zona verde di rispetto alla viabilità; successivamente nel 2008 con
l’adozione del PGT trasformate questa area a Verde Pubblico, aumentando il suo
valore.
Ora con questa variante riducete ulteriormente
il verde pubblico di questa area e ampliate ulteriormente il piano attuativo.
Modifica n° 26: Ampliamento area a sud Cascina Sperandina.
Siamo contrari a tale ampliamento in quanto
tale ambito va rispettato e mantenuto per il suo valore ambientale. Rispetto
all’estensione dell’area con finalità pubbliche, per la quale l’Amm.ne Comunale
ha fatto richiesta di modifica del P.T.C.P. : Quale la risposta della
Provincia?
Noi crediamo che l’usufruizione pubblica di un Parco si realizzi anche attraverso la conservazione
dell’originaria morfologia agricola a favore delle generazioni future, attraverso
la salvaguardia e difesa delle fasce verdi e arboree accanto al fiume Cherio su
tutto il territorio di Bolgare, attraverso la realizzazione di spazi aperti
attrezzati, attraverso la realizzazione di una rete di percorsi ciclo-pedonali che consentano un uso
ricreativo del territorio.
Siamo contrari ad un uso pubblico del territorio attraverso la
realizzazione di una pista ciclo-cross e di un poligono di tiro; sono queste, delle attività che per nulla si connettono con
l’idea di Parco che tutela l’aspetto rurale tradizionale.
Modifica n° 28: Area di servizio lungo la Paloscana.
Siamo contrari; in Bolgare è già presente
un’area di servizio carburanti e altre stazioni sono presenti appena fuori i
confini del nostro paese. Inoltre, a livello nazionale, si opta per una
politica di razionalizzazione dei punti di distribuzione e quindi non si
capisce perché rinunciare ad un’area di circa 5.000 mq del Parco del Cherio per
avere un nuovo distributore di carburanti su di una strada, la Paloscana che, con
l’apertura della S.P.91, vedrà ulteriormente ridursi la propria portata di
traffico veicolare.
Modifica n° 44: Modifica di un breve tratto di via Delle Noci.
Sono stati completati da poco i P.A. e si deve
nuovamente metter mano ad un breve tratto stradale di via Delle Noci per
rendere omogenea la viabilità. Tutto ciò non era prevedibile durante la
progettazione e l’attuazione dei P.A. attraverso una più attenta direzione dei
lavori? E’ forse mancata la supervisione durante la fase di realizzazione, da
parte dell’ufficio tecnico?
Infine 2
considerazioni:
1. L’ Amministrazione
Comunale nell’ultimo decennio, con l’approvazione del PRG prima e l’adozione del
PGT in seguito, ha stravolto il
territorio con numerose aree edificabili.
A
fronte di questo massiccio consumo del territorio, la comunità di Bolgare non
ha ricevuto benefici di nessun genere come invece è avvenuto per altre realtà
vicino alla nostra
Abbiamo oramai la conferma, che è consuetudine
per l’Amministrazione Comunale, rincorrere i problemi che si presentano a causa
delle proprie scelte, anziché prevedere prima le necessità di intervento per un
corretto sviluppo del paese.
Tutta una serie di interventi effettuati negli
ultimi anni lo testimoniano, a conferma di quanto detto poco fa: “in questo decennio è mancata la visione
del dopo”.
2. Abbiamo visto che
l’Amministrazione Comunale ha preso in considerazione ed introdotto nella
Variante anche delle osservazioni protocollate dopo la data del 28 febbraio
2011; data, che era stata comunicata
mediante avviso pubblico, entro la quale i cittadini dovevano presentare le
proprie osservazioni.
Se ciò
è permesso dalla procedura ed è possibile che un’Amministrazione controdeduca
tutte le osservazioni che vengono protocollate (anche quelle presentate oltre
il termine previsto), era comunque
importante che l’Amministrazione esplicitasse tutto ciò per garantire la massima trasparenza
nella procedura e per garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità.
Prendiamo
atto che questo non è stato fatto!
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