Il gruppo Progetto per Bolgare è formato da liberi cittadini che hanno a cuore lo sviluppo del proprio paese. Ognuno è libero di partecipare e di portare le proprie idee.
Parlare di pace in questo modo e' diventato comodo e noioso. Non si smuovono le coscienze con i palloncini ed il vin brûlé, ma si alimenta una strana concezione della pace. Dire che l'Europa costruisce la pace e' come dire che San Francesco era un guerrigliero e quasi sicuramente lo e' stato almeno per il coraggio di andare contro a tutto quanto era lusso e potere quando il mondo era povertà e miseria. Innanzitutto chi organizza questa manifestazione dovrebbe avere il coraggio di dire quello che nell'Europa portatrice di pace accade, cioè disoccupazione precarietà sociale e scarsa tutela dei diritti civili, basti guardare alle carceri italiane, di cui si parla solo quando qualcuno fa uno sciopero della fame. Si dovrebbero coinvolgere associazioni extraterritoriali che operano a livello internazionale o nazionale per avere almeno una visione decente di quello che sta avvenendo nel mondo, altro che palloncini! Anche se vedere o sentire quello che accade può Farci male o soffrire e' giusto sapere, altro che il discorso del protempore. E' giudò vedere in che situazione la nostra generazione lascia il mondo ai posteri dal punto di vista ambientale, culturale e sociale, altro che palloncini. Spero che si creino occasioni anche dopo di parlare di guerra e di pace di ambiente e territorio di priorità sociali anziché strade e capannoni, parlare insomma del nostro paese che e' il mondo.
Parlare di pace in questo modo e' diventato comodo e noioso. Non si smuovono le coscienze con i palloncini ed il vin brûlé, ma si alimenta una strana concezione della pace. Dire che l'Europa costruisce la pace e' come dire che San Francesco era un guerrigliero e quasi sicuramente lo e' stato almeno per il coraggio di andare contro a tutto quanto era lusso e potere quando il mondo era povertà e miseria. Innanzitutto chi organizza questa manifestazione dovrebbe avere il coraggio di dire quello che nell'Europa portatrice di pace accade, cioè disoccupazione precarietà sociale e scarsa tutela dei diritti civili, basti guardare alle carceri italiane, di cui si parla solo quando qualcuno fa uno sciopero della fame. Si dovrebbero coinvolgere associazioni extraterritoriali che operano a livello internazionale o nazionale per avere almeno una visione decente di quello che sta avvenendo nel mondo, altro che palloncini!
RispondiEliminaAnche se vedere o sentire quello che accade può
Farci male o soffrire e' giusto sapere, altro che il discorso del protempore. E' giudò vedere in che situazione la nostra generazione lascia il mondo ai posteri dal punto di vista ambientale, culturale e sociale, altro che palloncini. Spero che si creino occasioni anche dopo di parlare di guerra e di pace di ambiente e territorio di priorità sociali anziché strade e capannoni, parlare insomma del nostro paese che e' il mondo.